Vaccini grafene e 5G portano dritti al neurocontrollo

Pubblicato il 26 Settembre 2021 da Veronica Baker

La medicina ha fatto così tanti progressi che ormai più nessuno è sano.

Aldous Huxley


Vaccini grafene e 5G portano dritti al neurocontrollo

Vaccini grafene 5G = Neurocontrollo
Questa velocità d’onda nel cervello umano è raggiungibile per tutti i nanotubi in produzione ed (almeno in teoria) per tutte le frequenze irradiate dalle antenne 5G…

La formula matematica della meccanica delle onde (f = v/λ) mostra che la frequenza alla quale il 5G emette alla lunghezza dei nanotubi di grafene fabbricati da Nanografi (l’azienda che produce i cosiddetti “vaccini” intranasali di nuova generazione) coincide esattamente con la frequenza cerebrale della velocità media del pensiero umano.

Ricordo che la velocità della luce, v, è il prodotto della sua lunghezza d’onda, λ, e la sua frequenza, f.
Ciò significa che la lunghezza d’onda è la velocità, v, divisa per la frequenza, f.

Quindi :

Lunghezza d’onda della luce = velocità della luce/frequenza della luce
λ = v/f
λ = Lunghezza d’onda della luce, metri
v = velocità della luce (c = 3.0 x 108 m, per la velocità della luce)
f = frequenza della luce, in Hz

Penso che però questo sia un punto molto importante, che è possibile riassumere come segue.

Alle frequenze 5G di 42.6 GHz, i nanotubi da 1.2 nm iniettati nei “vaccini” risuonano e propagano un segnale ad alta energia alla velocità media del pensiero umano.

Questo fatto mi ha colpito (oltre all’ostentazione in ogni punto della forma esagonale del grafene) quando ho visitato il sito internet della appena citata società Nanografi che – ovviamente – vende anche nanotubi di grafene.

Sono rimasta sorpresa dalla lunghezza precisa dei nanotubi di 1.2 nanometri, o 1.2 x 10-⁹ m.
Siccome conoscevo già le frequenze delle microonde 5G, nell’intervallo 10-300 GHz (1 GHz = 10⁹/s), sono rimasta colpita dalla curiosa – diciamo così – coincidenza di come queste precise potenze di 10 si annullassero nella familiare formula della meccanica delle onde:  f = v/λ .

Un fatto che richiama l’attenzione di chiunque abbia un background ingegneristico, a meno che non stia dormendo (o sia qualcuno corrotto, of course).

Tuttavia, anche se le potenze dei dati sembravano corrispondere, era necessario scoprire se la velocità d’onda risultante avesse o meno un senso biologico/anatomico in un essere umano.

La risposta è (purtroppo) affermativa.

Sì, ha perfettamente senso.
E soprattutto, si adatta completamente alla velocità del pensiero umano.

Quello che segue è molto semplice per chiunque abbia una conoscenza di base della fisica.

Ci sono risultati di studi che mostrano che un neurone mediamente invii segnali a circa 180 km/h.
Alcuni fattori combinati aumenterebbero la velocità fino a 432 km/h.

Naturalmente alcuni esseri umani pensano molto più velocemente di altri.
Inoltre la velocità di propagazione del pensiero cambia nel corso della nostra vita (sappiamo che da giovani il nostro cervello pensa più velocemente che in età matura).

Un fatto fondamentale per il proseguo della trattazione.
Per semplicità usiamo al velocità media del neurone a circa 180 km/h.
Quindi : 180.000 m/3600 s = 50 m/s.

Inoltre i fullereni (i cosiddetti nanotubi presenti in quelli che impropriamente sono chiamati “vaccini”) sono disponibili sul mercato a prezzi molto ragionevoli.

Per esempio, la appena citata azienda Nanografi vende nanotubi come quello qui sotto :

Fullerene-C60
Prezzo : 88 €/gr.
Purezza : 99.5%.
Resistività elettrica : 1034 ohm/m
Colore : nero
Lunghezza : 1.2 nm
Raggio : 0.8 nm.

Supponiamo ancora per semplicità che sia stato proprio questo nanotubo da 1.2 nm ad essere iniettato nei cosiddetti “vaccini”.

Adesso invece proviamo a vedere cosa succede se facciamo risuonare questi nanotubi con una radiazione di onde elettromagnetiche proveniente dall’esterno del corpo umano che li contiene.

Come detto nella introduzione, se la velocità di un’onda è v, la frequenza è : f = v/λ .
Le frequenze di risonanza sono multipli equidistanti di una frequenza inferiore chiamata frequenza fondamentale.

La frequenza fondamentale (o fondamentale) è definita come la frequenza più bassa di una forma d’onda periodica.

I multipli sono chiamati armoniche.

Le frequenze armoniche sono le frequenze il cui valore è multiplo intero della frequenza base (frequenza fondamentale) di un’onda.

Conoscendo la velocità di trasmissione causata dalle microonde nel cervello umano, vediamo se è il prodotto della frequenza per la lunghezza delle particelle.

Se è così, i conti (ancora purtroppo) tornano.

Supponiamo che la particella sia di 1.2 nm, esattamente come quella del Fullerene C-60 citato sopra, e la frequenza sia 41.6 GHz (non è mica stata scelta a caso, è una frequenza all’interno della gamma 5G) allora :

1.2 x10-⁹ . 41.6 x 10-⁹ = 50 m/s

che è ESATTAMENTE la velocità media del pensiero nel cervello che avevo prima calcolato.
Ma il punto è che non è certo necessario che la velocità sia esattamente questa.

Occorre semplicemente dimostrare che il risultato dell’applicazione di radiazioni elettromagnetiche ai nanotubi produce velocità di trasmissione nel cervello che sono “naturali”, cioè simili alla velocità del pensiero umano.

Adesso ricordo i risultati del seguente studio che ho analizzato personalmente e che – almeno fino ad ora – nessuno ha riportato.

Maria Alice da Cruz Höfling, Monique Culturato Padilha Mendonça : Óxido de grafeno e sistema nervoso central : avaliação dos efeitos na barreira hematoencefálica e perfil nanotoxicológico = L’ossido di grafene e il sistema nervoso centrale : analisi degli effetti sulla barriera emato-encefalica e profilo nanotossicologico, 2017, Faculdade de Ciências Médicas (FCM). Universidade Estadual de Campinas (UNICAMP). Campinas, SP, Brasil   (nº 12/24782-5)

Ed è assai importante ricordare la conclusione di questo studio del 2017 (a questo link è presente la trattazione completa) :

“I risultati finora indicano che l’ossido di grafene ridotto ha il potenziale di trasportare farmaci nel cervello o di aprire la barriera emato-encefalica e permettere ad altri veicoli di trasportare i farmaci stessi nel cervello”, afferma la Dr. Da Cruz-Höfling, che ha iniziato a studiare modi per permeare la barriera emato-encefalica 20 anni fa.”

Cosa significa tutto questo ?

Quando i nanotubi, attaccati alle sinapsi dei neuroni, entrano in risonanza a causa di una radiazione esterna di microonde ad una frequenza PRECISA (ed ovviamente conosciuta a priori), le ampiezze o potenze dissipate da questi nanotubi, che trasmettono la vibrazione alla velocità del pensiero, lo possono fare ad una potenza che può essere estremamente pericolosa per il cervello stesso.

E questo anche se la potenza irradiata dell’onda esterna non è troppo alta.

Questa è la cosiddetta risonanza.

La risonanza è un fenomeno che si verifica nella propagazione delle onde, indipendentemente dalla loro natura, e succede quando un sistema oscillante forzato è sottoposto a una sollecitazione periodica di frequenza (fr) pari all’oscillazione del sistema stesso (fs).

1200px Sine wavelength.svg
Molto semplice per chiunque abbia una conoscenza di base della fisica…

La conclusione è semplice.
Questa velocità d’onda nel cervello umano è raggiungibile per tutti i nanotubi in produzione ed (almeno in teoria) per tutte le frequenze irradiate dalle antenne 5G.

Non può essere una coincidenza.
Naturalmente anche altre lunghezze di nanotubi sono utilizzabili (è possibile utilizzare questo link per il calcolo).
L’importante è che il loro prodotto per la frequenza delle microonde sia uguale a 50, cioè sia sempre rispettata la legge fondamentale λ = v / f .

Et voila, ecco il cosiddetto neurocontrollo.

Studio originale in lingua spagnola (da me modificato in più punti) : Con frecuencias 5G de 42,6 GHz , los nanotubos de 1,2 nm inyectados en las vacunas entran en resonancia y alteran gravemente el proceso cerebral

Traduzione in italiano a cura di Veronica Baker


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