Pubblicato il 2 Settembre 2011 da Veronica Baker
Una tristissima vicenda (era : Alert)
Purtroppo ancora una volta la solita scarsa professionalità (italianissima, of course, all’estero questo fatto NON sarebbe mai successo) ha colpito ancora nonostante i miei avvertimenti, spero solo a questo punto di risolvere i miei problemi fisici al più presto.
Ma ci vorrà molta pazienza.
Un problema che in questo momento proprio non ci voleva, e che va di nuovo a minare pericolosamente un morale che stava riprendendo finalmente quota.
Peccato.
Probabilmente ci sarebbero anche gli estremi per una denuncia.
Ma lascerò perdere.
***Aggiornamento 2 Settembre ore 15.53***
Non avrei mai voluto scrivere queste righe .
Non menzionerò nè il nome del centro dove è successo, nè il luogo, nè tantomeno potrà essere individuato dalle mie parole (tranne chi conosce i miei dettagli personali), il mio scopo non è di rovinare l’immagine di chi ha commesso una serie di errori marchiani, ma solo di informare.
Nè agirò in alcun modo nonostante le insistenze del dermatologo e del medico di base, che hanno individuato entrambi delle pesanti responsabilità di chi ha fatto il trattamento in questione : ceretta a caldo senza seguire le più elementari regole di sterilizzazione.
Ma non posso non raccontare quello che è successo e soprattutto le conseguenze di un errore umano evidente.
In questo mondo si può sbagliare, ed io non provo rancore – anche se ne sto subendo pesantemente le conseguenze.
Ma avrei gradito un comportamento molto diverso .
Responso dermatologo contattato d’urgenza martedì scorso quando dopo qualche giorno di situazione altalenante le mie spalle ed i glutei hanno iniziato a riempirsi di pustole : infezione – pesante – da streptococco dovuta probabilmente dall’utilizzo di ceretta vecchia di una settimana e SOPRATTUTTO dalla mancanza della normale sterilizzazione della pelle prima e dopo il trattamento (una prassi obbligatoria che per altro avevo richiesto e che non è stata fatta).
Inoltre non si trattano le zone dove non c’è nulla strappando la pelle, essendo sulle spalle e soprattutto fidandomi dell’operato non ci ho fatto lì per lì caso (mi ha pure depilato una zona di crescita dei capelli).
Risultato finale : antibiotici almeno per una settimana (penicillina) e trattamenti di pulizia della pelle da ripetere poi a lungo, senza contare il forte stress causato dalla deturpazione completa di spalle, intera schiena e mezzi glutei che mi sta causando l’indebolimento dei capelli unita ad una forte dermatite di origine nervosa da trattare separatamente.
La situazione sta lentamente migliorando, ma devo ancora fare molta, molta attenzione.
Senza contare che se andrà bene, mi rimetterò dalla metà di Settembre.
Tralascio il danno economico ingente sia per le cure cui mi dovrò sottoporre, sia per le occasioni di lavoro che rischio di perdere a causa di questa brutta avventura, augurandomi soprattutto di non subire danni permanenti (chi mi conosce ed ha visto la mia pelle sa di cosa sto parlando, evidentemente, ed assicuro che lo spettacolo è terrificante ora che la situazione è già molto migliorata, non è da me esagerare).
Senza contare che soprattutto mi sento tradita come persona e soprattutto come amica, visto che allo stato attuale l’unica preoccupazione che ha avuto l’estetista è stata quella che non avessi detto in giro il nome del posto dove è successo (cioè il suo centro), affinchè non perdesse clienti.
Ed aveva affermato dopo avermi vista che si sarebbe fatta sentire il giorno dopo per sapere come stavo, ma ovviamente è sparita senza dire nulla, una EVIDENTE ammissione di colpevolezza.
Ma qui da noi il significato di questa parola è totalmente misconosciuto, e lo scappare sempre e comunque senza affrontare le discussioni e senza ammettere le proprie responsabilità è una ammissione indiretta di colpevolezza.