Pubblicato il 12 Dicembre 2008 da Veronica Baker
Una strana vicenda
Episodio realmente accaduto, di cui voglio fare menzione.
7° turno di un torneo locale a cadenza pensata : D è a 5,5 su 7 punti (+4, =3)
In testa a 6,5 (+6, =1) c’è A, a 6 C (+5,=2) , a 5,5 D e B (+5,=1, -1).
A,B,C,D sono 4 CM di forza più o meno simile.
Dietro sono gli MF ed i M allinizio favoriti.
All’8° – e penultimo turno – gli abbinamenti sono facili da farsi : A-C e B-D.
D sa che al venerdì non può giocare, adducendo motivi più che validi, per cui chiede l’anticipo del turno, come permesso dal regolamento.
D si accorda sia con B (che accetta),sia con l’organizzatore del torneo, che dà il beneplacito per l’utilizzo della sala.
D e B si recano il Martedì successivo a giocare, e scoprono che la sala non è disponibile.
B allora a tutti i costi non vuole giocare nemmeno nel bar.
D sa che non può esserci, per cui sa che perderà a forfait, precludendosi le residue possibilità di giocarsi il torneo.
Ma lo stesso B sapeva benissimo che al 9° ed ultimo turno avrebbe perso a sua volta a forfait, causa partecipazione ad un altro torneo.
Per cui, non si capisce perchè non abbia accettato – o proposto a sua volta – di fare un pari nella partita all’8° turno, ma si sia preso una inutile, anche ai fini della classifica, vittoria a forfait.
Non una bella pubblicità per il circolo in questione questa vicenda.
Ma soprattutto l’organizzatore del torneo non esce per nulla bene da tutta la storia : prima dà la disponibilità al posticipo e l’utilizzo della sala, e poi non controlla (e soprattutto, nè prima avverte, nè poi dopo nemmeno si scusa dell’inconveniente della impraticabilità della sala di gioco ?
Meno male che questo torneo non è omologato, pur essendo particolarmente sentito localmente.