Pubblicato il 15 Aprile 2023 da Veronica Baker
La maggior parte delle persone è felice quando permette alla propria mente di esserlo.
Una mente senza radici
Fonte : Gyalwang Drukpa, Vedere il cielo in un fiore selvatico, Mondadori

“Dobbiamo eliminare le radici della mente.
Se permettiamo di svilupparle, ci intrappoliamo sempre negli stessi pensieri.
Tendiamo a dirci che possiamo essere felici soltanto a certe condizioni : il tempo deve essere bello, né troppo freddo, né troppo caldo ; dobbiamo aver mangiato bene ; dobbiamo divertirci e così via.
Quando poi le condizioni mutano, la mente diventa infelice o irata.
Il nostro stato d’animo cambia in un istante.
Se, per esempio, ci viene fame, ecco che siamo di malumore.
Fino a poco tempo prima eravamo felici e ora, all’improvviso, tutto è cambiato.
Non è saggio lasciare che le condizioni esterne controllino la nostra mente.
È facile destabilizzare il nostro ego.
Inoltre, se non stiamo attenti, la mente si attaccherà ad atteggiamenti e a principi rigidi.
Comunque, se addestreremo la mente in modo da essere più rilassata, svilupperemo anche una maggiore resistenza alle circostanze esterne e all’impermanenza.
Questo non significa che non dovremo avere una direzione definita, ma che potremo seguire il flusso della vita.
Capiremo che creiamo una versione soggettiva della realtà attraverso le nostre percezioni e interpretazioni; che le cose non sono fisse e che è facile che gli altri abbiano una versione diversa dalla nostra.
Per esempio, se giudicate qualcosa particolarmente bello e molto attraente, questo non è necessariamente vero per le altre persone.
Potrebbe trattarsi di un essere umano, di un quadro o di una casa.
Qualunque cosa sia, è una creazione della vostra mente.
Perché dovrebbe essere uguale per tutti ?
Ognuno di noi si crea la sua realtà personale, e accettare questa idea è liberatorio.
Ecco cos’è la compassione.
Può sembrare una contraddizione ma, se riuscite ad apprezzare una mente priva di radici e capace di fluire con le cose, allora potrete cominciare a domarla.
Forse sentir parlare di una mente senza radici è sconcertante, perché spesso noi cerchiamo nella vita qualcosa che ci radichi, soprattutto nel campo delle idee.
Anche la mente ha una propria personalità – il modo in cui tendiamo a giudicare il mondo e la gente, le nostre concezioni, i nostri filtri, i nostri occhiali.
Ma, da un punto di vista positivo, se la mente è senza radici allora crescono le possibilità, troviamo definitivamente la libertà.
Questa è la chiave per aprire la porta della realizzazione, della compassione, di ogni cosa.
Grazie alla meditazione domiamo questa mente priva di radici, senza però incatenarla.
Favoriamo la chiarezza e ci focalizziamo, mentre permettiamo alla mente di fluire e di essere libera, libera di indicarci la via.
Possiamo vedere con nitidezza la meta che ci ispira ; e saremo anche in grado di impegnarci a raggiungerla e di capire che cosa dobbiamo fare quotidianamente.
È come trovarsi di fronte ad uno scrigno di gioielli : con un po’ di comprensione e di accettazione di ciò che siamo, possiamo aprirlo e vedere che cosa contiene.
Non vi raccomando, mentre meditate, di cercare di fermare i pensieri o di evitarli.
Sì, essi sono prodotti della mente e voi volete scoprire gradualmente la vostra natura interiore, ma è molto difficile liberarsi dei pensieri. se vi sforzate di farlo, invece di ottenere una mente chiara, in realtà ve la ritroverete piena.
Raccomando quindi di permettere ai pensieri di sorgere e poi di andarsene gentilmente.
Non concentratevi su di essi, prendete nota e lasciate che scivolino via.
La vostra mente è come un bambino che provoca troppo rumore ; se fate in modo che se ne renda conto, si accorgerà del problema e alla fine si calmerà da solo.
Dunque dovete essere pazienti, anche con la mente ; a poco a poco le proteste e le domande si acquieteranno.
I pensieri verranno ma, poco a poco, se ne andranno – positivi, negativi, questo non ha importanza.
Non vi fissate, lasciateli andare.
Lentamente la mente si calmerà in uno stato naturale e voi troverete la pace.”