Pubblicato il 6 Ottobre 2022 da Veronica Baker
Adesso (per loro) è troppo tardi per salvarsi.
Ed avere solo la speranza di avere un futuro.
Un baraccone da circo
Su questo argomento potrei scrivere un romanzo.
Perchè quello che racconto da sempre è molto diverso da quello che si legge normalmente in rete.
Molto difficilmente chi fa parte (od ha fatto parte) di questo ambiente dirà infatti la verità.
L’inutilità delle news

Molti operatori finanziari leggono e si informano da mattina a sera.
Ma l’informazione è dannosa.
Statisticamente dato il seguente campione di investitori :
Coloro che ricevono informazioni di diverso genere oltre all’andamento delle quotazioni.
Coloro che ricevono esclusivamente l’andamento delle quotazioni senza sapere niente del titolo, indice, cambio, o materia prima (nemmeno il nome).
Chi utilizza il secondo metodo ha risultati assai migliori dei primi.
Un fatto di psicologia comportamentale stabilito.
Le informazioni sono semplicemente dannose, distraggono e confondono le idee.
Osservare le quotazioni pure e semplici è il sistema che è statisticamente dimostrato funzionare meglio.
La stragrande maggioranza degli investitori “dilettanti” è facilmente influenzabile.
Naturalmente i banksters conoscono molto bene questo giochetto.
Ormai basta solo un Tweet per causare panico (od euforia) collettiva.
Per questo motivo basta diffondere al momento opportuno notizie ad hoc – ovviamente molto negative (o molto positive) – che “devono” fare scendere (o salire) gli indici per un giorno o due (al massimo una o due settimane) quel tanto che basta per poter spremere i “piccoli ribassisti” (od i “piccoli rialzisti”).
In questo modo i mercati salgono (o scendono) semplicemente per forza di inerzia grazie alle ricoperture da short squeeze (o dalle vendite forzate causa margin call) dei piccoli.
Naturalmente prima o poi il violentissimo sell-off (od il fortissimo rialzo) arriva sempre.
Ma quando nessuno ormai se lo aspetta più.
Come nella favola di Esopo “Lo scherzo del pastore”.
Sotto il vestito nulla
Cerchiamo prima di tutto di non fare di ogni erba un fascio.
Esistono persone che dedicano tempo prezioso a scrivere blog in modo completamente disinteressato.
Chi generalizza, semplicemente ha invidia.
E l’invidia semplicemente toglie la obiettività.
Ma il panorama globale è davvero molto desolante.
Ecco alcuni importanti esempi.
Nel passato (non recente) ho letto spesso blog finanziari che dimostravano una grande vena narrativa.
Certo, è una bella dote.
Ma in questo mondo, è inutile.
E pure controproducente.
Non basta scrivere in modo brillante, utilizzando un linguaggio aulico, paventando scenari di eticità morale senza mai nemmeno una volta sbilanciarsi realmente su alcuna opinione.
Studi scopiazzati qua e là, una parvenza di salvatore della patria, un aureola di buon samaritano.
Il contro-altare è invece dato da chi promette mari e monti.
Ricchezza immediata tramite acquisti di immobili in paradisi tropicali.
Oppure, soprattutto negli ultimissimi anni, investimenti “verdi”.
Millantando ritorni stratosferici negli anni successivi.
Sì, ma per loro.
Ma i soliti gonzi che ci cascano ci sono sempre.
E’ dai tempi di Collodi e di Pinocchio – con la celeberrima pantomima de “Il Gatto e la Volpe” – che questi personaggi sono noti.
Ed è sempre facilissimo beccarli.
Per altro, è molto più facile guadagnare alla spalle degli altri piuttosto che faticare di tasca propria.
Poi ci sono coloro che millantano “obiettività ed indipendenza”, negli ultimi anni rappresentati principalmente dai cosiddetti “influencer”.
Ma che poi scopri essere a capo di importanti divisioni di asset management per istituzionali.
E quindi di informazione obiettiva ne possono dare poca.
Perchè in fondo legati a doppio filo con coloro che tirano le fila del vapore.

E se ad esempio ai piani alti si desidera diffondere il panico – per i motivi già spesso spiegati – allora si scriveranno post catastrofisti.
E se – naturalmente – si vuole invece rassicurare, ecco che magicamente appariranno post positivi ed ultra-ottimistici.
Anche se magari la sorpresa è dietro l’angolo.
Ecco, questa è l’informazione che in rete si professa “indipendente” ed “obiettiva”.
E’ un vero cartello che di fatto controlla tutto.
Nulla di nuovo, naturalmente.
C’è una finta concorrenza – come capita in ogni ambiente – ma si sorreggono fra di loro facendosi pubblicità positiva e linkandosi vicendevolmente.
In modo da detenere la stragrande maggioranza dei lettori interessati al settore.
Ma non è certo informazione libera.
Ed hanno anche la arroganza di chiedere un piccolo contributo per il tempo dedicato.
”Fate la carità ad un povero influencer !”
Ma se realmente facessero trading – e soprattutto guadagnassero degli utili operativi – non chiederebbero donazioni per un lavoro che – alla fin fine – per loro è solo pubblicità e promozione di loro iniziative.
E’ sempre e comunque marketing, vendita dell’immagine.
Ma nulla di più.
Io non ho mai chiesto nulla in cambio di quello che scrivo in questo blog.
Semplicemente, al limite, solo condivisione e qualche intervento in più costruttivo.
Una differenza fondamentale fra chi davvero fa qualcosa di tangibile.
E chi invece solo parla.
E che – soprattutto – utilizza la propria testa.
Senza avere paura di sbagliare, come mi capita tutti i giorni.
Nè di sbugiardare la panzane che ogni giorno ci vogliono fare bere.

E’ noto a tutti ad esempio che molti hedge funds sono quasi sempre gestiti in maniera molto sospetta se non proprio fraudolenta.
Di notizie a riguardo se ne leggono tante, forse troppe.
Ma (ovviamente) ciò che sta dietro non viene mai detto dagli addetti ai lavori.
Non tanto e non solo sul loro presunto controllo di quell’entità astratta chiamata “mercato”.
Troppo grande come dimensione per chiunque (tranne che per le Banche Centrali, per altro controllate sempre dai soliti “noti”).
Ma soprattutto perchè i loro profitti sono quasi sempre teorici e non pratici.
La loro mortalità (soprattutto a causa della smisurata leva finanziaria utilizzata) è altissima in età “infantile”.
Più del 50% degli hedge funds non sopravvive al primo anno di età.
E quelli realmente profittevoli nel corso degli anni sono pochissimi : il 6% del totale.
LTCM : il perchè di un fallimento
Quanto più alta è la leva finanziaria di un portafoglio in derivati in seno ad un ristretto numero di istituzioni finanziarie, quanto più elevato è il rischio di un evento imprevedibile capace di minacciare la fragile stabilità del sistema finanziario globale.
Ecco un mio studio del 2004 sugli eventi che portarono al fallimento del Long Term Capital Management.
Naturalmente lo studio delle dinamiche mi fu assai utile per capire quello che successivamente capitò nel 2008 e poter affrontare quei difficili momenti in modo più tranquillo e rilassato.
Ed oggi a distanza di quasi 30 anni cosa è cambiato ?
Nulla.
Dicembre 21, 2004

Il crack dell’hedge fund LTCM ha fatto conoscere a tutta la comunità finanziaria i rischi che possono essere creati da questi particolari prodotti.
Fine agosto del 1998.
Scoppia sui mercati finanziari il bubbone scatenato dal crac del Long Term Capital Management (LCTM).
Le dimensioni del buco creato direttamente dal fallimento dell’hedge ammontarono a circa 1.2 miliardi di Dollari.
Mentre le perdite indirette, ovvero patite tramite lo smodato uso della leva finanziaria, arrivarono a ben 125 miliardi di Dollari.
Per arrivare a compiere un simile disastro, innescato formalmente dal default del debito russo dichiarato poche settimane prima, contribuì in maniera decisiva il livello di leverage.
Un modello apparentemente perfetto
L’hedge fund LTCM raccoglieva alcune superstar della cosiddetta industria dei servizi finanziari di Wall Street, banchieri con esperienza nel sistema di controllo finanziario ed i migliori cervelli della matematica.
Tra cui spiccavano due premi Nobel (Merton e Scholes).

Tutta la questione sembrava perfetta.
LTCM era infatti il segreto su cui si reggeva uno dei parametri chiave per la nascita dell’Euro.
La convergenza dei tassi d’interesse a lungo termine dei paesi membri.
Il miracoloso avvicinamento dei tassi dei titoli italiani a quelli tedeschi, verificatosi nel corso del 1997, non era stato provocato dal risanamento finanziario operato dal governo Prodi.
Ma da una spregiudicata operazione di mega-speculazione internazionale.
Secondo fonti londinesi LTCM aveva preso posizioni lunghe sui titoli del Tesoro Italiano per un ammontare di circa 40 miliardi di Dollari in derivati.
Per fare ciò era bastato che LTCM acquistasse “appena” 700 miliardi di lire in BOT.
Il cui valore per l’effetto leva fu moltiplicato per cento volte.
Un ordine di acquisto di tali dimensioni è di per sé sufficiente a provocare macroscopici cambiamenti nelle quotazioni di un qualsiasi titolo.
Ma a questo fu aggiunto l’effetto imitazione dei principali investitori istituzionali del mondo che studiavano le mosse di LTCM per poi copiarle, sicuri di realizzare giganteschi profitti.
Nella sostanza, il mercato fu “truccato” in modo da far affluire centinaia di miliardi di dollari di denaro virtuale che ipotizzava la convergenza dei tassi italiani con quelli tedeschi.
Questi massicci investimenti in derivati ebbero come effetto proprio quello di realizzare la convergenza.
Ma la realtà non è lineare.
I modelli computeristici che tengono conto di tutte le analisi dei dati finanziari del passato non possono prevedere la realtà che esiste al di fuori del loro universo lineare e statistico.
All’atto pratico i modelli finanziari di LTCM non erano in grado di prevedere gli scossoni sistemici verificatisi in Asia ed in Russia, che avrebbero gettato il mondo finanziario nel panico, ed avrebbero dato vita alla corsa dei risparmiatori ad investire nei buoni del Tesoro tedeschi e statunitensi.
Una corsa ai beni rifugio che accentuò la differenza dei tassi d’interesse, invece del presunto riavvicinamento.
A seguito di questa crisi, dall’inizio dell’anno LTCM perse la sua base di capitale che da 4.8 miliardi di Dollari si ridusse fino a 600 milioni di Dollari.
Solo ad Agosto 1998 registrò una perdita netta del 44% degli investimenti.
LTCM inoltre aveva anche venduto un numero grandissimo di call scoperte a lunghissimo termine sull’indice S&P500.
In teoria sarebbero dovute essere garantite dal collaterale composto dai titoli azionari componenti il paniere posseduti dall’hedge fund.
E quindi sufficienti a coprire le perdite.
Ma l’aumento improvviso della volatilità nei mercati ebbe come causa sequenziale un aumento improvviso e violento dei margini necessari per mantenere le posizioni aperte.
Che alla fine saltarono.
L’errore assiomatico che ha portato LTCM all’impatto frontale con la realtà è lo stesso che sta alla base di tutta la bolla speculativa mondiale dei derivati e di altre attività speculative.
L’illusione di congegnare una realtà virtuale capace davvero di anticipare sistematicamente la realtà autentica.
Una metafora per l’intero sistema finanziario globale.
Una lezione non ancora imparata
Eventi come quello dell’LTCM hanno ampiamente dimostrato che una gestione accorta dei rischi finanziari virtuali non assicuri affatto contro la possibilità di restare vittima della volatilità dei mercati, per le seguenti ragioni :
I modelli teorici utilizzati, per quanto precisi in teoria, si rivelano non aderenti alla realtà anche solo per palese irrazionalità degli altri operatori (model risk).
I modelli, pur precisi e realistici, utilizzano stime errate delle variabili rilevanti (estimation risk).
I modelli, pur precisi, realistici ed impostati con stime corrette, producono indicazioni impossibili da tradurre in pratica in modi e tempi corretti a causa di errori umani e di carenze nelle infrastrutture tecnologiche e nell’organizzazione delle istituzioni finanziarie (operational risk), oppure di difficoltà nella ricerca immediata della controparte (liquidity risk).

Se si abbandona l’area illuminata del mondo virtuale disegnato dai modelli dando adeguata considerazione a questi aspetti, ecco che la rilevazione di opportunità di profitto conseguenti alle violazioni delle relazioni teoriche di arbitraggio divengono incerte da interpretare.
Sono casi di inefficienza da sfruttare a proprio vantaggio senza rischio ?
Oppure compenso per l’assunzione di rischi estranei al mondo virtuale disegnato dai modelli ?
All’epoca gli studiosi furono concordi nel dire che quello che era successo era, metaforicamente, un evento irripetibile.
Ma questa visione non è corretta.
Le crisi dei mercati non sono uragani.
Ma prodotti del comportamento umano.
Che spesso può essere irrazionale.
LTCM divenne così pericoloso anche e soprattutto perchè gli uomini che la guidavano e le banche d’affari che l’appoggiavano diventarono troppo avidi.
Prendendosi rischi insostenibili a lungo termine.
Una lezione non ancora imparata.
Futura
Un linguaggio decisamente forte nel post che scrissi allora, che oggi potrei definire, vista la situazione che vive l’Italia in questo momento, “futuristico”, visto che è stato scritto nel lontano Novembre 2011.
Lo scopo era ovviamente non offensivo.
Ma (provare a) fare riflettere.
Il risultato ottenuto fu esattamente l’opposto.
Si rinchiuse a riccio nelle sue convinzioni.
Additandomi come una persona che a tutti i costi voleva convincere gli altri con la “bontà” delle proprie idee personali.
E’ la gente che vuole dormire.
Anche davanti all’evidenza.
L’ultima volta in assoluto che ho provato a aprire la mente di persone che non sono abituate a farlo.
Se le masse sono così deboli oggi, è semplicemente perchè dormono.
E vogliono dormire per scelta deliberata.
Di fronte a due opzioni di scelta, scelgono sempre la più anestetica.E siccome hanno il timore che qualcuno gli chieda di non dormire ed agire, allora credono (o fanno finta di credere) alle fandonie governative solo per non ammettere che non erano i fatti ad essere nascosti, ma loro a dormire.
Per scelta.
Da allora sono sempre stata alla finestra ad “ammirare il panorama”.
Senza profferire alcuna parola riguardo certi “argomenti”.
Se non nel mio blog.
Novembre 9, 2011
Nulla – proprio nulla – succede per caso

Una vicenda simbolo di 7 anni di storia di questo blog.
Dell’ingenuità e della superficialità di milioni di italiani che continuano a non capire che cosa stia accadendo intorno a loro.
E che soprattutto hanno paura di sentirsi dire le cose come stanno realmente.
Una situazione dove si intrecciano il pregiudizio, la mancanza di comprensione degli argomenti chiave, la disinformazione.
La cosiddetta bulimia dell’informazione.
Una malattia che colpisce più le persone con grado d’istruzione superiore (i laureati) che quelle semplici, talvolta ancora capaci di ragionare con la propria testa.
La protagonista principale di questa pellicola ?
Ancora una volta (tanto per cambiare) la sottoscritta.
L’ultimo post di questo tenore.
Per sempre.
Dedicato – molto affettuosamente – a Layil (nome di fantasia, N.d.A.).
Che ormai da tempo immemore non ne sta azzeccando una nei miei confronti.
Ma naturalmente la scuso.
Vive in un mondo di persone ignare della realtà intorno a loro.
Pur avendo un titolo di studio superiore e vivendo nel “profondo Nord”.
Obnubilati dalle fandonie del “Club” che gradualmente li ha prima normalizzati come dei robot.
E poi indirizzati secondo il loro volere.
I suoi amici – purtroppo – sono proprio come lei.
E soprattutto hanno le sue medesime idee malsane.
E quindi, mancando un qualsiasi contraddittorio, è portata a seguire le loro “vaccate” che – opportunamente riverniciate con sprazzi di populismo e di bigottismo – paiono delle verità assolute.
Ma lei – e tutti loro – non ne hanno colpa.
Ad esempio lei vive in un ambiente artistico, fra luci, obiettivi, pellicole e photoshop.
Siamo seri.
Come faceva a capire, ad agire (soprattutto all’inizio) quando in televisione ascolti sempre ossessivamente le stesse notizie false.
Dai, siamo onesti.
E’ impossibile che una persona che non ha masticato nulla del ramo finanziario capisca che la propria esistenza è stata improvvisamente spazzata via dal codice LCHNGC4151.
According the note below from the LCH website, deposit charges on Italian bonds will almost double effective close today (Wednesday November 9th). The details can be found here.
*LCH COMMENTS ON ITALY BOND DEPOSIT CHARGES IN WEBSITE DOCUMENT
LCH Raises Deposit Charge on 10-Yr Bonds to 11.65% From 6.65%
Si fida ciecamente di coloro cui da sempre tende a prendere per affidabili.
Anche se sono le persone più perfide e malefiche dell’universo.
Sentivo da ieri – dato che conosco come si muove il “Club” e come agisce – che prestissimo queste parole sarebbero arrivate.
Negli ultimi giorni avrete sentito parlare in questo blog della vicenda del broker MF Global e della sua funzione come clearing house.
Ed avrete sentito parlare più volte delle due famigerate paroline : margin call.
Il margine richiesto dalla clearing house (banalmente i fondi richiesti a garanzia) per prima la apertura e poi il mantenimento delle posizioni in essere nel proprio portafoglio.Numerini che per me sono il pane quotidiano.
Dato che ci ho a che fare per 365 giorni l’anno.Ma la gente normale non sa, non conosce.
Soprattutto non si informa.
Liquidando subito le mie parole come “cazzate”.Bene.
I medesimi fatti capitati ad MF Global – default ed amministrazione controllata – sono appena capitati (questa mattina alle 10) in forma mascherata e senza squilli di tromba all’Italia.
Vediamo cosa è successo.
Ieri lo spread (un valore numerico assolutamente inutile al fine pratico, ma che ormai dopo anni di terrorismo psicologico incute terrore alla gran massa degli italiani) fra BTP a 10 anni e Bund tedesco (di pari durata) ha raggiunto i 500 basis points, con un rendimento (questo invece è il valore fondamentale) alle 18 di ieri del 6.77%.
Mentre quello con i BTP a 5 anni il 5% e rotti.
Ed infatti il mercato azionario aveva chiuso in forte ribasso (of course !) con una bella candela di inversione dovuta al “sell the news”.Questa mattina il rendimento del BTP a 10Yr ha raggiunto il 7%.
Con la conseguente richiesta di margin call per il Tesoro italiano.Che ovviamente immediatamente non può assolutamente rientrare nei margini richiesti.
Un default (mascherato) dello stato italiano.Alla gente comune pare non interessare molto.
Ma da quel 7% dipende la (vostra) vita.
Casa, affitto, bollette, vestiario, stipendio, pensione, salute, istruzione.E soprattutto democrazia.
Morta esattamente 63 anni dopo la sua nascita.
Senza che voi ve ne siate minimamente accorti.Anzi, avete pure festeggiato con il Tricolore alla finestra il 150° dalla nascita convinti del contrario.
Il governo italiano non esiste più.
Né il Ministero del Tesoro, né (ovviamente) la Costituzione.Il nuovo presidente del consiglio italiano (un prestanome qualunque) si chiamerà PIMCO.
Con il beneplacito di tutte le principali banche d’affari.
Comunicare, ammesso sia possibile, è perfettamente inutile

Quando ho provato a parlare di questo argomento in giro mi sono sentita spesso una marziana.
Soprattutto dai più giovani : non creduta, non ascoltata, ignorata, persino dileggiata.
Tutto inutile.
La mia storia di vita mi ha portato sin dall’inizio ad essere un personaggio scomodo.
Troppo scomodo.
Quindi allo stesso tempo sia non credibile dalla stragrande maggioranza della gente.
Sia in un certo senso “pericolosa” per il Vero Potere.
Perchè non manipolabile e soprattutto non influenzabile.
Ma proprio per questo motivo alla co-protagonista di questa (incredibile) vicenda dovevano fischiare le orecchie.
Qualcosa non quadrava.
Bastava che avesse usato un po’ di logica.
Avrebbe dovuto non rinchiudersi a riccio ai miei inviti al dialogo extra-lavorativi.
Avrei avuto modo di spiegarle molte cose che non era in grado di comprendere da sola, non essendo del ramo.
Certo, ho pagato al solito la mia sincerità.
Ma rimane il fatto che avrebbe dovuto come minimo fare una serie di ragionamenti.
Bastava chiedere.
Ed io avrei risposto esattamente con le medesime parole che sto usando in questo momento.
Una motivazione semplice
Da un certo punto in poi ho compreso che era una missione impossibile anche solo pensare di comunicare ad un largo pubblico.
Avrei rischiato di avere pesanti conseguenze economiche, (forse) giudiziarie e soprattutto fisiche non appena avessi raggiunto una notorietà di poco superiore a quella che riscuotevo allora.

Chiunque nel corso di questi anni ci abbia provato (se davvero indipendente) ha sempre subito pesantissime conseguenze.
Meglio quindi vivere in tranquillità ed in pace provando a dialogare con le poche persone che comprendono per davvero ciò che sta accadendo che rischiare ogni giorno danni e molestie di ogni genere.
In fondo il problema è semplicemente uno solo.
I danni che hanno fatto i massmedia nella gente comune sono davvero incommensurabili.
Ma non sono incazzata con la povera Layil.
Piuttosto con coloro che da 17 anni scrivono solo sotto dettatura falsità e menzogne.
Avete rovinato le prossime generazioni.
A cui avete negato un futuro.
Rendendole schiave di multinazionali seminatrici di morte e distruzione.
Li avete presi per anni in giro.
Ieri hanno pure stappato lo spumante brindando alla (loro) prossima rovina finanziaria e lavorativa.
E adesso (per loro) è troppo tardi per salvarsi.
Ed avere solo la speranza di avere un futuro.