Pubblicato il 26 Agosto 2011 da Veronica Baker
Reminiscenze e collegamenti con la situazione odierna
Il giorno 11 settembre 2001 ero a terminale, come tutti i giorni.
Ricevevo i dati ancora via satellite, interfacciati con il TS2000, a quei tempi unico software utilizzabile a scopo professionale, mentre per l’immissione degli ordini avevo una piattaforma interfacciata in rete in tecnologia push, allora considerata la migliore.
Si potevano trattare su internet solo azioni e futures ; però allora esisteva praticamente solo il Fib30 (in alternativa c’erano il Dax ed i future USA, ma avevano commissioni decisamente superiori) , il MiniFib (1/5 del valore) stava muovendo i primi passi e praticamente non aveva volumi o quasi.
Le opzioni erano intermediabili solo via telefono ; lo short multiday allora non era ammesso per i cosiddetti “non-professional”, solo operazioni di day-trading.
Allora operavo esclusivamente sul mercato italiano.
Alle ore 14,00 tornai al pc dopo pranzo, come facevo solitamente.
Si veniva da una settimana di vendite continue, incessanti, senza pausa, cui non si riusciva a dare una spiegazione logica, se non una recessione che sarebbe arrivata.
Avevano massacrato soprattutto il settore assicurativo e le linee aeree, anche se a dire il vero tutti i settori erano stati pesantemente venduti dall’inizio del mese dopo un agosto già largamente negativo.
Pochi giorni prima avevo liquidato in stop loss le poche posizioni long che avevo in portafoglio (le oramai defunte Bipop-Carire, oggi all’interno del gruppo Unicredit, e Mondadori), mentre avevo deciso di mantenere le posizioni al ribasso multi-day, quindi delle long put, che però iniziavano a scottare perchè erano raddoppiate o triplicate di valore in pochissimi giorni.
Ad esempio, Mediolanum veniva da 3 giorni consecutivi in cui era stata sospesa più volte per eccesso di ribasso alla soglia del 10% che allora esisteva, ed era passata in meno di una settimana da 12€ a circa 8€ (avevo allora una Put con strike 10€ e scadenza Settembre).
Le altre opzioni che avevo in portafoglio erano su IntesaBCI (si erano appena fuse insieme l’allora Banca Intesa con la Comit) che erano a ridosso dello strike (sempre put 2.8€ scadenza Settembre) e Generali (non mi ricordo perfettamente qua lo strike, mi pare 27.5€ , scadenza sempre Settembre).
Alla apertura i mercati partirono al galoppo, con un gap up di circa il 2%, rimanendo completamente fermi per tutto il resto della mattinata.
Pareva delinearsi finalmente un’inversione almeno di breve, dato che il giorno precedente gli indici principali avevano disegnato una classica hammer (la lunga candela dal corpo lungo con apertura e chiusura vicine fra loro).
Anche allora il Dax era collassato senza sosta in poco più di un mese, da 5900 a 4700 circa (il 20%), e tutti davano la colpa allo scoppio della bolla tech che aveva travolto il Neuer Markt fra scandali contabili vari, ma il Nasdaq – ed in generali tutti i listini tech mondiali – era già stato massacrato in precedenza collassando del 70% in un solo anno e mezzo (da 4900 a 1500 circa).
La realtà però era ben altra.
Intorno alle 14.10, decido di iniziare a prendere profitto su una parte delle put, visto che proprio il Nasdaq aveva appena sparato una spike rialzista.
Telefonai allora alla SIM per il take profit sulla put su Mediolanum, ma sbaglio a comunicare il numero di lotti, anzichè 1 dico 2, e dopo poco vedo allo schermo aggiornata la mia posizione con una put venduta.
Immediatamente richiamai per chiudere immediatamente con un ordine at market la posizione, rimettendoci commissioni e spread ask/bid (circa il 3% del controvalore della operazione).
Credevo di avere fatto un terribile errore e di avere ceduto all’impulsività, invece mai operazione fu più fortunata.
Dopo 5 minuti circa si scatenarono improvvisamente le vendite su Milano : vidi Generali precipitare del 5% (che seguivo attentamente insieme a IntesaBCI perchè erano le uniche posizioni che avevo in portafoglio e decisamente “taglienti”, dato che i titoli erano in ipervenduto e le put avevano scadenza dopo pochi giorni, quindi a rischio di azzeramento) ed a ruota le altre blue-chips (allora termometro del mercato italiano erano considerate le Telecom e tutta la “galassia” delle sue controllate).
Pochi minuti dopo tutti gli indici all’improvviso passarono simultaneamente da +2% a -8% , in soli 2 minuti.
Cercai aggiornamenti Reuters, ma non ne trovai.
Pensai ad un violentissimo terremoto a Los Angeles o nel mondo , lì per lì.
Accesi la tv, e capii.
Assistetti in diretta “al cosiddetto attacco alle Torri Gemelle”.
Soprattutto iniziai a comprendere le vere dinamiche che stanno dietro ai mercati ed all’andamento dei loro indici.
Qualcuno – i soliti noti – già sapeva quello che sarebbe “successo” ; in seguito fu scoperto che nei giorni precedenti all’attacco erano state aperte montagne di posizioni ribassiste lunghe (Long Put) su KLM ad Amsterdam e su SwissAir allo SMI (che poi fallì anche a causa della sua già traballante situazione debitoria).
Veniamo invece ai giorni nostri.
In quest’ultimo mese stiamo assistendo ad una serie di vendite incessanti e continue, prima sul FTSEMIB e sull’Ibex, ed ora incessantemente sul Dax, mentre gli indici USA fino a questo momento sono stati risparmiati dalla mattanza (e dovrebbero stare molto più in basso a livello di fondamentali).
Quindi, che cosa qualcuno già conosce, prescindendo dal fatto che gli attacchi all’Europa arrivano dalle lobbies sioniste/bancarie/americane e che i politici europei in generale sono degli inetti che non capiscono nulla di mercati finanziari ?
Ma soprattutto, può essere vero che il Bilderberg nell’ultima riunione di S.Moritz possa avere deciso i seguenti 3 punti :
- Minare le economie nazionali
- Provocare la rottura dell’Unione Europea
- Scatenare un “caos gestito” : rivoluzioni, flussi migratori di rifugiati musulmani e dipendenza da sostanze stupefacenti da parte della popolazione europea
Il pretesto preso è ovviamente facile da prendere : un prolungamento “artificioso” della crisi (e vediamo che ci stanno riuscendo molto bene) allo scopo di indebolire fatalmente le economie nazionali al fine di distruggere prima il sistema bancario, poi il sistema politico, ed infine i diritti sociali ridimensionando fortemente standard di vita troppo alti e costosi per gli stati, come i servizi sociali ed i sussidi alla disoccupazione.
Grecia (dalle dimensioni troppo ridotte per essere un vero problema anche solo europeo) e Piigs (in particolare l’Italia, vero bersaglio grosso e soprattutto per il deficit pubblico assolutamente non risanabile in quanto a dimensioni, ma sempre decisamente inferiore ad esempio rispetto a Giappone e soprattutto USA) sarebbero considerati capri espiatori perchè si sono per troppo tempo opposti alle pressioni esercitate dalle lobbies mondiali, ma alla fine la situazione si diffonderebbe a macchia d’olio in tutti gli stati, disintegrando l’UE.
In questo modo la riduzione dei finanziamenti per i programmi di assistenza e servizi sociali causerebbero l’inevitabile ampiamento del gap tra cittadini abbienti e quelli indigenti, provoncando rivolte sociali di cui un primo assaggio lo abbiamo visto nelle scorse settimane .
Fantascienza ?
Affatto, il disegno è senza dubbio questo.
Ovviamente non è detto che riescano nel loro scopo ; le variabili sono molte e qualcosa mi dice che questo piano non andrà a segno ed alla fine fallirà.
La lista (ufficiosa, perchè in teoria è segretissima) dei partecipanti a S.Moritz è quella che mostrerò fra poco.
Soprattutto attenzione ai partecipanti che segnalo in neretto e soprattutto a quelli sottolineati, perchè alcuni di questi nomi (e le società che rappresentano) sono molto ricorrenti in questo blog, e le loro dichiarazioni NON sono mai dettate dal caso :
Belgio
Coene, Luc, Governor, National Bank of Belgium
Davignon, Etienne, Minister of State
Leysen, Thomas, Chairman, Umicore
Cina
Fu, Ying, Vice Minister of Foreign Affairs
Huang, Yiping, Professor of Economics, China Center for Economic Research, Peking University
Danimarca
Eldrup, Anders, CEO, DONG Energy
Federspiel, Ulrik, Vice President, Global Affairs, Haldor Topsøe A/S
Schütze, Peter, Member of the Executive Management, Nordea Bank AB
Germania
Ackermann, Josef, Chairman of the Management Board and the Group Executive Committee, Deutsche Bank
Enders, Thomas, CEO, Airbus SAS
Löscher, Peter, President and CEO, Siemens AG
Nass, Matthias, Chief International Correspondent, Die Zeit
Steinbrück, Peer, Member of the Bundestag; Former Minister of Finance
Finlandia
Apunen, Matti, Director, Finnish Business and Policy Forum EVA
Johansson, Ole, Chairman, Confederation of the Finnish Industries EK
Ollila, Jorma, Chairman, Royal Dutch Shell
Pentikäinen, Mikael, Publisher and Senior Editor-in-Chief, Helsingin Sanomat
Francia
Baverez, Nicolas, Partner, Gibson, Dunn & Crutcher LLP
Bazire, Nicolas, Managing Director, Groupe Arnault /LVMH
Castries, Henri de, Chairman and CEO, AXA
Lévy, Maurice, Chairman and CEO, Publicis Groupe S.A.
Montbrial, Thierry de, President, French Institute for International Relations
Roy, Olivier, Professor of Social and Political Theory, European University Institute
Gran Bretagna
Agius, Marcus, Chairman, Barclays PLC
Flint, Douglas J., Group Chairman, HSBC Holdings
Kerr, John, Member, House of Lords; Deputy Chairman, Royal Dutch Shell
Lambert, Richard, Independent Non-Executive Director, Ernst & Young
Mandelson, Peter, Member, House of Lords; Chairman, Global Counsel
Micklethwait, John, Editor-in-Chief, The Economist
Osborne, George, Chancellor of the Exchequer
Stewart, Rory, Member of Parliament
Taylor, J. Martin, Chairman, Syngenta International AG
Grecia
David, George A., Chairman, Coca-Cola H.B.C. S.A.
Hardouvelis, Gikas A., Chief Economist and Head of Research, Eurobank EFG
Papaconstantinou, George, Minister of Finance
Tsoukalis, Loukas, President, ELIAMEP Grisons
Organizzazioni Internazionali
Almunia, Joaquín, Vice President, European Commission
Daele, Frans van, Chief of Staff to the President of the European Council
Kroes, Neelie, Vice President, European Commission; Commissioner for Digital Agenda
Lamy, Pascal, Director General, World Trade Organization
Rompuy, Herman van, President, European Council
Sheeran, Josette, Executive Director, United Nations World Food Programme
Solana Madariaga, Javier, President, ESADEgeo Center for Global Economy and Geopolitics
Trichet, Jean-Claude, President, European Central Bank
Zoellick, Robert B., President, The World Bank Group
Irlanda
Gallagher, Paul, Senior Counsel; Former Attorney General
McDowell, Michael, Senior Counsel, Law Library; Former Deputy Prime Minister
Sutherland, Peter D., Chairman, Goldman Sachs International
Italia
Bernabè, Franco, CEO, Telecom Italia
Elkann, John, Chairman, Fiat
Monti, Mario, Presidente dell’Universita’ Luigi Bocconi
Scaroni, Paolo, CEO, Eni
Tremonti, Giulio, Ministro dell’Economia
Canada
Carney, Mark J., Governor, Bank of Canada
Clark, Edmund, President and CEO, TD Bank Financial Group
McKenna, Frank, Deputy Chair, TD Bank Financial Group
Orbinksi, James, Professor of Medicine and Political Science, University of Toronto
Prichard, J. Robert S., Chair, Torys LLP
Reisman, Heather, Chair and CEO, Indigo Books & Music Inc. Center, Brookings Institution
Olanda
Bolland, Marc J., Chief Executive, Marks and Spencer Group plc
Chavannes, Marc E., Political Columnist, NRC Handelsblad; Professor of Journalism
Halberstadt, Victor, Professor of Economics, Leiden University; Former Honorary Secretary General of Bilderberg Meetings
H.M. the Queen of the Netherlands
Rosenthal, Uri, Minister of Foreign Affairs
Winter, Jaap W., Partner, De Brauw Blackstone Westbroek
Norvegia
Myklebust, Egil, Former Chairman of the Board of Directors SAS, sk Hydro ASA
H.R.H. Crown Prince Haakon of Norway
Ottersen, Ole Petter, Rector, University of Oslo
Solberg, Erna, Leader of the Conservative Party
Austria
Bronner, Oscar, CEO and Publisher, Standard Medien AG
Faymann, Werner, Federal Chancellor
Rothensteiner, Walter, Chairman of the Board, Raiffeisen Zentralbank Österreich AG
Scholten, Rudolf, Member of the Board of Executive Directors, Oesterreichische Kontrollbank AG
Portogallo
Balsemão, Francisco Pinto, Chairman and CEO, IMPRESA, S.G.P.S.; Former Prime Minister
Ferreira Alves, Clara, CEO, Claref LDA; writer
Nogueira Leite, António, Member of the Board, José de Mello Investimentos, SGPS, SA
Svezia
Mordashov, Alexey A., CEO, Severstal Schweden
Bildt, Carl, Minister of Foreign Affairs
Björling, Ewa, Minister for Trade
Wallenberg, Jacob, Chairman, Investor AB
Svizzera
Brabeck-Letmathe, Peter, Chairman, Nestlé S.A.
Groth, Hans, Senior Director, Healthcare Policy & Market Access, Oncology Business Unit, Pfizer Europe
Janom Steiner, Barbara, Head of the Department of Justice, Security and Health, Canton
Kudelski, André, Chairman and CEO, Kudelski Group SA
Leuthard, Doris, Federal Councillor
Schmid, Martin, President, Government of the Canton Grisons
Schweiger, Rolf, Ständerat
Soiron, Rolf, Chairman of the Board, Holcim Ltd., Lonza Ltd.
Vasella, Daniel L., Chairman, Novartis AG
Witmer, Jürg, Chairman, Givaudan SA and Clariant AG
Spagna
Cebrián, Juan Luis, CEO, PRISA
Cospedal, María Dolores de, Secretary General, Partido Popular
León Gross, Bernardino, Secretary General of the Spanish Presidency
Nin Génova, Juan María, President and CEO, La Caixa
H.M. Queen Sofia of Spain
Turchia
Ciliv, Süreyya, CEO, Turkcell Iletisim Hizmetleri A.S.
Gülek Domac, Tayyibe, Former Minister of State
Koç, Mustafa V., Chairman, Koç Holding A.S.
Pekin, Sefika, Founding Partner, Pekin & Bayar Law Firm
USA
Alexander, Keith B., Commander, USCYBERCOM; Director, National Security Agency
Altman, Roger C., Chairman, Evercore Partners Inc.
Bezos, Jeff, Founder and CEO, Amazon.com
Collins, Timothy C., CEO, Ripplewood Holdings, LLC
Feldstein, Martin S., George F. Baker Professor of Economics, Harvard University
Hoffman, Reid, Co-founder and Executive Chairman, LinkedIn
Hughes, Chris R., Co-founder, Facebook
Jacobs, Kenneth M., Chairman & CEO, Lazard
Johnson, James A., Vice Chairman, Perseus, LLC
Jordan, Jr., Vernon E., Senior Managing Director, Lazard Frères & Co. LLC
Keane, John M., Senior Partner, SCP Partners; General, US Army, Retired
Kissinger, Henry A., Chairman, Kissinger Associates, Inc.
Kleinfeld, Klaus, Chairman and CEO, Alcoa
Kravis, Henry R., Co-Chairman and co-CEO, Kohlberg Kravis, Roberts & Co.
Kravis, Marie-Josée, Senior Fellow, Hudson Institute, Inc.
Li, Cheng, Senior Fellow and Director of Research, John L. Thornton China Center, Brookings Institution
Mundie, Craig J., Chief Research and Strategy Officer, Microsoft Corporation
Orszag, Peter R., Vice Chairman, Citigroup Global Markets, Inc.
Perle, Richard N., Resident Fellow, American Enterprise Institute for Public Policy Research
Rockefeller, David, Former Chairman, Chase Manhattan Bank
Rose, Charlie, Executive Editor and Anchor, Charlie Rose
Rubin, Robert E., Co-Chairman, Council on Foreign Relations; Former Secretary of the Treasury
Schmidt, Eric, Executive Chairman, Google Inc.
Steinberg, James B., Deputy Secretary of State
Thiel, Peter A., President, Clarium Capital Management, LLC
Varney, Christine A., Assistant Attorney General for Antitrust
Vaupel, James W., Founding Director, Max Planck Institute for Demographic Research
Warsh, Kevin, Former Governor, Federal Reserve Board
Wolfensohn, James D., Chairman, Wolfensohn & Company, LLC
I temi sono sempre i medesimi, ancora qualche dubbio ?
Qualche dubbio su chi controlla il potere ?
E che “casualmente” sono rappresentati quasi tutti i CEO dei principali canali di informazione mondiali : tradizionale come i giornali, ma soprattutto il potere della rete internet che in molti considerano libera e senza filtri , cioè Google, Facebook, Linkdin e Amazon.
Tutto il resto è semplicemente fumo negli occhi.
Ripeto ancora : i nomi in neretto e soprattutto le società che rappresentano, sono la vera PIOVRA da monitorare attentamente e soprattutto da conoscere, dato che ci dobbiamo vivere a stretto contatto.
Ed attenzione anche alla diffusione sistematica del terrore fra la gente e le notizie negative che vengono diffuse tutti i giorni, nulla è mai dovuto al caso.
P.S.: al momento il sistema NON rischia di implodere anche se è terribilmente instabile (per questo occorre fare molta attenzione), gli indicatori da seguire NON sono gli indici di borsa.
Si parla dell’andamento negativo dei listini ai vari tiggì in modo insistente perchè si vuole creare panico fra la gente, ma sono ben altri quelli importanti.