Pubblicato il 22 Gennaio 2010 da Veronica Baker
Quello che la stampa non dice
Il presidente americano Barack Obama adotta la linea dura contro gli «eccessi sconsiderati di Wall Street» che non solo deve «restituire gli aiuti», ma deve dire addio alle vecchie pratiche e ai rischi eccessivi che hanno spinto il sistema finanziario e l’economia «sull’orlo del collasso».
«L’irresponsabilità» mostrata dagli istituti con «i bonus osceni» e i maxi-utili rende sempre più evidente la necessità di una riforma della finanza, per la quale Obama è pronto a «lottare» contro le banche e il loro esercito di lobbisti, e nella quale propone di includere paletti alle dimensioni delle banche, affinché non diventino troppo grandi da non poter fallire, e alle loro attività rischiose, come quelle legate agli hedge fund.
Fonte : CdT
Avete capito proprio tutto, giornalisti servi del potere.
Premesso che sono almeno due anni che ripeto le stesse parole e che – naturalmente – sarei completamente d’accordo se una tale riforma venisse fatta (leggere almeno una ventina di post in archivio sull’argomento, please), queste dichiarazioni servono – come al solito – a distogliere l’attenzione su un fatto fondamentale : la fine del Quantitative Easing 1.0 il 31 Gennaio.
E la batosta subita nel Massachusettes deve avere fatto capire all’entourage presidenziale che deve – almeno a parole – agire in altro modo, altrimenti le elezioni USA di Mid-term si trasformeranno in una disfatta senza precedenti.
E sono – naturalmente – le stesse lobbies a volerlo, perchè così, dopo una violenta correzione, si potrà finalmente dire :
“Eh, sì, l’economia non è ancora a posto, purtroppo, la recessione della fine dello scorso decennio è stata particolarmente pesante e per uscire dalla crisi c’è bisogno di un ulteriore Quantitative Easing 2.0 completo e non solo sugli MBS”.
Le vendite sono partite finalmente, ed anche copiose, ma in questo mese ci sono sempre state, bastava osservare i flussi volumetrici e non solo i prezzi.
Infatti, quando improvvisamente manca il supporto delle banche centrali, i mercati cedono subito vistosamente, proprio perchè la maggioranza degli scambi (il 70-75%) è basata proprio sugli HFT.
Senza di loro i listini sarebbero sotto del 50% almeno rispetto ai valori attuali.
Ecco il Nikkei, -2.56% :
Meditate, gente,meditate, soprattutto perchè il dato fondamentale per il 2009 – il calo del 6% del consumo medio di energia elettrica mondiale – è stato sempre e comunque bellamente ignorato, mentre si continuano a pubblicare sciocchezze come quella che la temperatura globale del pianeta stia irreversibilmente aumentando.