Pillole da Bienne

Pubblicato il 26 Luglio 2009 da Veronica Baker


Pillole da Bienne

Esperienza – almeno fino ad ora – da incorniciare in terna elvetica, nonostante i soliti superficialissimi commentatori da quattro soldi probabilmente staranno liquidandomi con le solite corbellerie da psicopatici.

Pillole da Bienne

Non potevo chiedere di meglio da questo mio rientro agonistico   :

Amicizie : poche, ma davvero buone, che mi stanno facendo arricchire interiormente. Ed è proprio vero che le persone che sono catalogate dallambiente come le “anomale” (oppure addirittura proprio anormali) sono quasi sempre le migliori, sia come carattere, sia interiormente .Mentre le “standardizzate” sono le peggiori e più vuote.

Posto incantevole (ma che già conoscevo) : passeggiate sul lago tutte le mattine (oggi per tutta la giornata), cittadina piacevole e tranquilla, sole – almeno oggi – splendente e radioso. Non capisco come in un posto così bello la maggior parte dei partecipanti  si possa chiudere per tutto il giorno dentro una stanza (per prepararsi per il giorno dopo ? ma se è un open) compreso il giorno di riposo. Roba da matti.

Sala da gioco confortevole e tranquilla.

Torneo molto forte ed impegnativo (ma questo già lo sapevo).

Qualità delle mie partite assai superiore alle attese, nonostante le 4 sconfitte subite (solo nell’ultima partita di ieri ad un certo punto mi si è spenta la luce e dopo avere scartato un promettentissimo sacrificio di D per 3 pezzi minori ho giocato in maniera davvero orribile) fino ad ora (e penso che non saranno finite).

Certo, dei piccoli nei globalmente ci sono, ma, per quanto mi riguarda, preferisco pensare positivo e non tenerne conto.

L’invidia per la mia persona in quanto tale – soprattutto per il fatto di essermi rialzata fisicamente – in termini estetici, principalmente (dove probabilmente los italianos avrebbero voluto prendermi per il culo, come  quasi sempre da noi capita) – rode a molti – troppi – che allora devono sparare le loro fregnacce da quattro soldi per mettermi in cattiva luce con gli altri connazionali – che solitamente non mi conoscono e che si limitano a sentire superficialmente le loro corbellerie.

Ed ecco il vero motivo di tutte le cazzate sparate su di me.

In ogni caso, sarà una avventura che ricorderò per sempre fra i miei ricordi più belli, indipendentemente dal risultato finale, che conta – almeno per quanto mi riguarda – davvero molto poco.

Creatività, divertimento e passione.
Poi tutto il resto.
L’importante è essere tornata.


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