Pubblicato il 21 Settembre 2008 da Veronica Baker
La verità sul piano del Tesoro USA
[…]Il piano annunciato dal governo Usa ha tutta l’aria delle misure di emergenza varate ai tempi della Grande Depressione, l’obiettivo è trovare un “ombrello/assicurazione” che consenta ai mercati di ritrovare la fiducia.[…]
[…]Il piano, che deve puntare a rimuovere dai bilanci delle banche gli asset non liquidi, implicherà l’investimento di soldi dei contribuenti,ma per le ” famiglie americane costerà meno di altre eventuali alternative”[…]
[…] prevista la creazione di un maxi-fondo in cui far confluire e congelare gli asset non liquidi che affondano i bilanci delle banche e che sono alla base dell’attuale crisi finanziaria.[…]
Ma quando mai il prezzo di un titolo lo fa fallire ?
Cause ed effetto completamente ribaltate.
Un’ azienda fallisce quando non riesce a far fronte ai propri impegni per mancanza di liquidi.
Il movimento del prezzo azionario non incide assolutamente sulle casse della compagnia (stock option e bonus vari a parte).
Bear Stearns e Lehman non avevano più liquidità per far fronte ai propri creditori.
Ecco perchè sono andate a picco, non certo perchè la loro quotazione si stava azzerando.
E riguardo a Goldman Sachs, non mostra perdite e la sua quotazione è stata affossata dagli hedge ?
Ma non diciamo idiozie, come per Morgan Stanley.
GS se mai non dichiara perdite, una cosa un po’ diversa.
Fino a qualche mese fa GS aveva tra gli attivi 73 Bilioni di $ in assets level 3 (valutati a modello quindi, o peggio).
Ed è per questo motivo che sono arrivati alla canna del gas : è senza equity propria di fatto.
Quello che sta facendo il governo è una ricapitalizzazione nascosta a costo zero per gli azionisti o quasi di questa azienda.
Lo stesso per Morgan Stanley.
Una vergogna.
Sempre per caso poi, sono stati fatti fallire i concorrenti.
E quando è toccato a GS e MS sono intervenuti.
Il governo doveva a questo punto rilevare quegli assets dopo il crollo e nazionalizzare, come hanno fatto ad esempio per AIG comprando a prezzi stracciati l’azienda ed annullando il valore degli azionisti.
Così si tiravano fuori i soldi, ma il governo ne diventava proprietario e gli azionisti e i dipendenti almeno avrebbero pagato per quello che hanno combinato.
Per rastrellare le azioni bastava fare una buona offerta rispetto al prezzo del mercato, e siccome – visto che i ribassisti erano degli “squali avidi ” – le azioni sarebbero arrivate vicino allo zero o quasi, la cifra per rilevare queste società sarebbe stata di qualche miliardo di $ al massimo.
Sul minimo GS a mercato valeva 37 miliardi di $ ; Morgan Stanley sul minimo aveva un valore di mercato di 13 miliardi di $.
Lasciando agire gli hedge e con un buon tempismo rastrellavi entrambe le società con una cifra ridicola anche sotto i 10 miliardi di $.
Invece è ridicolo che lo stato si accolli le perdite senza appropriarsi dell’equity.
Tanto valeva allora fare un bell’ assegno a GS e MS come donazione.
Visto il comportamento precedente , andavano nazionalizzate ,ricapitalizzate, non prendendosi a bilancio tutta la pattumiera che possiedono.
Lasciando gli azionisti (e i dipendenti pieni di stock options e bonus vari) belli beati.
Questa è la vergogna!
Per non parlare poi del tempismo : Lehman Bros eliminata, Bear Sterns idem, Merrill Lynch assorbita da BoA, AIG l’80% dell’equity va allo stato
GS e MS un bel pacco dono.
Un azionista Lehman, Bear Sterns o AIG come deve sentirsi a questo punto nei confronti di quelli di MS e GS ?
E le conseguenze di questa idiozia ?
Il deficit federale esploderà, l’inflazione salirà (a dispetto dei loro indicatori taroccati) e le materie prime e l’oro dovrebbero esplodere al rialzo col dollaro scendere.
In teoria.
Ma ci sono le manipolazioni nel breve-medio termine (almeno fino alla fine dell’anno) che possono influenzare queste tendenze di fondo.