Moraliasmo mediatico/ideologico, la solita italietta (3)

Pubblicato il 27 Ottobre 2009 da Veronica Baker


Moraliasmo mediatico/ideologico, la solita italietta (3)

Nel mese di Luglio avevo iniziato un discorso a respiro molto ampio che poi si era interrotto a causa delle ben note vicende che si sono svolte successivamente e di cui è stato dato risalto in questo blog.

Poi non ho più pensato di pubblicare la terza parte dell’articolo.
In fondo quella più importante, il cuore di tutta la spiegazione sulla problematica.

Consiglio a chi fosse interessato di leggere questa terza parte possibilimente dopo avere letto le prime due.

Moraliasmo mediatico/ideologico, la solita italietta (3)

Le cure mediche che vengono prescritte in Italia sono letteralmente ridicole , sono vecchie e soprattutto sono completamente sbagliate da un punto di vista, come dire, medico/filosofico.

Ma per fare capire il perchè di questa mia frase, devo mettere in chiaro sin dall’inizio un concetto importante.

Qualsiasi persona appartenente realmente al mondo T – che abbia avuto un intervento di riassegnazione o meno, poco importa in questo caso – vuole essere chiamata al femminile e soprattutto sin da subito cambia il nome come prima cosa quando si rapporta con altre persone.
Questo è un dogma, un qualche cosa che è assolutamente insito nel nostro animo.

Anche la più scalcinata travestita, la meno attraente, lo fa come prima cosa.

Chi non lo fa, non fa parte pienamente della galassia T, ma è semplicemente un impostore, oppure un gay travestito – anche questo indipendentemente da tutte le altre considerazioni che si possono fare – oppure qualcuno che vuole opportunamente sfruttare il concetto di ambiguità per ottenere audience mediatica.

Esistono anni ed anni di studi, pubblicazioni scientifiche e non , che fanno comprendere l’importanza di questo fatto che tutti nel nostro mondo conoscono.

Da questo concetto, che potrebbe essere scritto sulla pietra da quanto è fondamentale nella comprensione dell’anima di una persona transessuale (le stesse considerazione naturalmente vanno fatte nella situazione F2M, che è assolutamente simmetrica al 100% ed identica) si può capire quale è stata la più grande sciagura che ha colpito la nostra comunità – inteso come italiana – negli ultimi 30 anni.

Che con un colpo di spugna ha distrutto la nostra credibilità come persone appartenti al genere femminile ed ha diffuso – ancora una volta – nell’immaginario comune l’equazione (sbagliatissima , of course) transessuale = gay (o transgender, in realtà i due termini sono equivalenti nella lingua inglese e nella letteratura scientifica, mentre in italiano gli è stato erroneamente dato un significato diverso) : Vladimir Luxuria

Al di là della presa per il c..o del cognome artistico, che evoca subito immaginari erotico-sessuali, evabbè, nell’ambito dello spettacolo ci potrebbe anche stare, è il nome maschile il punto fondamentale su cui gira tutta la questione.

Otre al fatto che affermi che le persone transessuali sono gay, la corbelleria più grande che possa esistere dal punto di vista scientifico, ma questi sono gli ordini di scuderia politica, gli stessi che hanno segato la carriera politica di Mara S. (essendo un personaggio solo parzialmente pubblico, ometto di mettere ovviamente il nome per questioni di privacy) – trans vera ma troppo ” diversa” essendo lesbica, non operata, e rimasta convivente della moglie anche dopo la transizione, oltre che dilaniata dal pesantissimo cognome che porta e da una storia naturalmente censurata dai media.

Ripeto, a nessuna persona che intraprende un cammino di transizione – e lo ripeto ancora, sia che voglia arrivare o meno all’intervento di SRS – o che addirittura si travesta solamente in privato per divertirsi sessualmente verrebbe per un solo secondo in mente di farsi chiamare con un nome di battesimo al maschile se non si hanno dei secondi fini.

E’ considerato il più grande insulto e la più grande mancanza di rispetto che si possa fare nei nostri confronti.

Ma allora, perchè è stato appoggiato un personaggio che fino ad allora si era distinto solamente per avere scritto un trattato sul cybersex e sulla masturbazione via internet, aveva gestito un paio di discoteche gay di Roma, e che soprattutto aveva organizzato nell’anno 2000 uno spogliarello in p.za S.Pietro, oltre a tutte una serie di simpatiche iniziative che sono servite solo ad aumentare i contrasti con la comunità ” normale” ?

Motivi solamente politici, leggesi Partito Comunista Italiano (e di gravitare nell’ambiente romano).
Questioni storiche che si perdono nella notte dei tempi.

Il mondo dei diritti sociali “ diversi” in Italia è sempre stato in mano politicamente alla sinistra più estrema, in contrapposizione naturalmente all’imperante bigottismo clerical-cattolico ben noto.

Questo modo di pensare ha fatto sì che storicamente tutto ciò che poteva arrivare dagli USA fosse bollato come “capitalista”, e quindi in ogni caso veniva letto con grande superficialità.

Solo che nel nostro caso è proprio dall’America (Nord o Sud) che arrivava la giusta cultura scientifica.
Che non è mai stata recepita o quasi, perchè l’ideologia imperante era esattamente ispirata ai loro oppositori.

Difatti nel  loro credo c’è la denigrazione di tutto ciò che proviene dall’America capitalista ed un viscerale odio nel confronti delle T sudamericane.
Principalmente per questioni puramente estetiche, ed il motivo lo spiegherò in seguito.

Inoltre, c’è una ulteriore questione da sviscerare .

In effetti, nel linguaggio nazional-popolare, nella cultura del popolino ignorante, chi si veste da donna ed è nato maschio è un gay (o finocchio, o frocio, o omosessuale).
Per cui, su questa ambiguità è facile giocarci e molto, perchè anche una persona T in effetti lo fa.
All’inizio sicuramente, è un  passaggio cui non puoi rinunciare.

E quindi, se analizzi la situazione dal punto di vista ipersuperficiale dell’uomo comune della strada ignorante che a malapena sa leggere e scrivere, è facile come un bicchier d’acqua fare credere una cosa per un’altra .

Su questa ambiguità è stato costruito scientificamente il personaggio Vladimir Luxuria, che – per un certo tipo di cultura di sinistra estrema italiana, era il personaggio ideale : ambiguo, comunista, gay.
Quest’ultima cosa serviva da un punto di vista esclusivamente numerico, perchè le persone T sono davvero molto poche in percentuale rispetto agli omosessuali.

E, soprattutto, poteva essere facilmente essere ricordato dall’uomo della strada per la sua ambiguità e per il fatto che aveva un nome da uomo ma vuole il femminile.

Naturalmente, a loro non gliene frega una mazza dei diritti delle persone T, ma interessa fare un fritto misto dove tutte le persone “simili” possano essere riconosciute.

Ed in effetti, questo è coerente con l’aberrante dogma del comunismo per cui tutte le persone sono uguali fra di loro e devono essere considerate e trattate allo stesso modo.

E, naturalmente, se il concetto alla base è questo, le cure mediche disponibili nei centri italiani si ispireranno di conseguenza : non saranno dati tanto dei farmaci femminilizzanti (estrogeni), ma in particolar modo dei farmaci anti-mascolinizzanti (anti- androgeni) che semplicemente ti levino le sensazioni tipicamente maschili.

Nella loro logica aberrante, ovvio : se ti vuoi vestire da donna e sei gay, vuoi solo essere sodomizzato senza provare altre sensazioni.
E quindi ti prescrivo dosi da cavallo di Androcur oppure di Finasteride (anti-androgeni), ed il minimo indispensabile di estrogeni.

estrogeni hiv

La scusa ?
Gli estrogeni sono pericolosi.

Vero.
Ma in tal modo la femminilità non la vedi nemmeno con il binocolo.

E fare degli impianti di silicone senza avere intrapreso alcuna cura ormonale in precedenza dà risultati piuttosto scadenti dal punto di vista estetico.

Il finale solito : tristezza e grandi stati depressivi, perchè la cura medica che viene prescritta è l’opposto di quello cui avresti bisogno.

Allora entrano in gioco gli psicologi ed i gruppi di aiuto, che manipoleranno le menti di persone che vivono già in uno stato di grande difficoltà e si trovano non solo ad affrontare una situazione di per sé complicatissima, ma che ulteriormente sono manipolate da gente senza scrupoli che alla fine riuscirà ad indirizzarle come e dove vogliono loro.

Cioè nuovi iscritti ai loro movimenti.

Ecco perchè – chi può – se ne va all’estero.
Perchè non appena vieni a contatto con un certo tipo di mondo, capisci che “gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare“, sin dalle fondamenta.

Solo che, come ho già detto più volte, occorre avere una grande cultura ed anche buone possibilità economiche.
Altrimenti non hai scampo.

tumore mammella 2

In teoria le strutture ci sono , ed anche molto pubblicizzate e sbandierate come “le migliori del mondo“.
Il solito modo di fare tutto italiano per cui noi siamo sempre e comunque i migliori in ogni campo.
Ma in realtà è al solito – come uso spesso dire io – fumo negli occhi, ed anche di scarsissima qualità.

Siamo lontani anni luce da qualunque paese civile, c’è poco da aggiungere.
Il fatto che esistano strutture pubbliche dove sia possibile in teoria avere un intervento di riassegnazione non è certo una cosa di cui potersi vantare, se poi le medesime sono inabili a fornire sia una chirurgia al passo con i tempi, sia strutture sussidiarie adeguate.

Perchè poi mica si risolve il problema solo così.

Si potrebbe stilare una serie di precetti che dovrebbero essere seguiti :

  • Qualità della vita
  • Capacità di relazionarsi
  • Autostima
  • Risoluzione problematiche nei rapporti esterni
  • Equilibrio interiore

Ed è evidentissimo che ognuno di questi è fondamentale per poter avere una esistenza serena.
E sono direttamente collegati all’aspetto esteriore, così tanto fondamentale oggi nella nostra società.

Ma che per noi risulta addirittura ancora più importante, assolutamente vitale.
Ma naturalmente, riguardo questo fatto, nessuno ha mai detto nulla o quasi.

Non te ne fai assolutamente di nulla di documenti a posto, se non hai risolto i punti precedenti, provate solamente solo per un secondo  a pensarci ed a mettervi nell’ottica.

Ed ecco perchè molte persone transessuali italiane sono piuttosto disequilibrate con il mondo esterno.
Soprattutto coloro che credevano di avere finito i loro problemi con la riassegnazione.
Ed invece , se non li hai affrontati sin dall’inizio, finisci in un cul de sac ancora peggiore.

La questione “filosofico/medica” come la chiamo io, è fondamentale.

Ed è altresì chiaro che – quando una persona “ce la fa“ – viene vista da quelle che non raggiungono il medesimo obiettivo molto spesso con distacco o come una privilegiata.

In fondo, diventa la classica guerra fra poveri .

Si devono portare esempi positivi, e non negativi, soprattutto nel nostro caso.
Ma vallo un po’ a dire a certi giornali.

Inoltre, precisione assoluta proprio riguardo alle prospettive scientifiche.

Questi sono da sempre i miei cavalli di battaglia ed è il modo in cui cerco di divulgarli e di affrontarli quando sono chiamata in causa direttamente.
Perchè io sono sempre e comunque disponibile a raccontare in prima persona a chiunque la mia situazione e la mia storia.
Non mi sono mai nascosta, né mai lo farò.

Il grosso problema è che invece la stragrande maggioranza della gente non vuole mica raffrontarsi direttamente, ma preferisce non parlarne oppure commentare alle spalle anziché direttamente con una persona come me.

Anche perchè spesso dovrebbero a loro volta specchiarsi con quella che io chiamo la “parte oscura” di ognuno di noi.
Ed assicuro che molti hanno davvero molta, troppa paura.

Riguardo ai freddi numeri, in Italia si rivolge circa il 90-95% delle persone che seguono l’iter, in realtà siamo molto poche che ci rivolgiamo ai centri esteri.

Le motivazioni sono quelle già sviscerate più volte : conoscenza della lingua, costi interamente non coperti dal SSN, e tutta una serie di problemi che affronti quando rientri nell’iter nazionale.
Senza contare che – a livello puramente teorico, ma è così  – non sarebbe nemmeno legale.

Ma d’altra parte, con una legge datata 1982 , con una scienza che è andata avanti da allora anni luce, c’è poco da aggiungere.

Volevo aggiungere inoltre alcune cose.

Riguardo il mantenimento del posto di lavoro ci sono normative sindacali anti-mobbing ed anti-razzismo ,tra l’altro rigorosissime e davvero fatte molto bene.
Il problema è che un conto è mantenere il posto, un conto è riuscire a viverci.
E si sa molto bene che se vogliono rendere la vita difficile e costringere a dare le dimissioni, ci riescono.

Le discriminazioni, ci sono, purtroppo.

Poi, naturalmente, ci sono le eccezioni, ma è abbastanza evidente che più è basso il livello culturale, peggiori sono le condizioni di lavoro.

D’altra parte, è noto che maggiore è l’ignoranza, maggiore e direttamente proporzionale è l’intolleranza nei confronti di tutto ciò che non è conforme e/o diverso : religione, colore della pelle, cultura, orientamento sessuale e molti altri aspetti.

Tornando ad un fatto puramente di lotta per i diritti sociali, è abbastanza palese che da un punto di vista puramente numerico non è affatto sbagliato parlare di alleanza GLBT, altrimenti i numeri sarebbero davvero troppo piccoli.

Solo che tutto questo non deve prescindere da una corretta informazione scientifica.

Il fritto misto all’italiana porta solo a guai ed ad un graduale peggioramento, e non certo ad un miglioramento.

Purtroppo nel DNA di una certa sinistra italiana – e del comunismo in generale – c’è l’appiattimento dell’individuo in quanto tale (ogni persona è uguale alle altre), ed in questo modo si crea solo confusione e nulla più.

Un piccolo inciso, che fa capire il perchè la nostra situazione è davvero tragica.

Come ho scritto proprio in questo blog – anno 2004/2005 – all’epoca ho avuto delle discussioni abbastanza violente, fino a decidere di distaccarmi totalmente dai movimenti italiani (ma non da quelli esteri, soprattutto quelli di divulgazione medico/scientifica come il WPATH), anche e soprattutto per questo motivo.

Proprio perchè io portavo avanti questa idea di divulgazione del pensiero scientifico e della assoluta rigorosità nel caratterizzare ogni tipo di situazione, dalla omosessualità, al travestitismo fino alla transessualità.

Qualunque persona nel mondo è degna di rispetto indipendentemente dalla sua situazione, ovviamente.
Ma non siamo tutti uguali, a seconda della situazione abbiamo esigenze diverse, bisogno di un supporto diverso, cure diverse, esigenze diverse.

fsper tutti

Risultato finale (da comica, ma c’è da piangere) : io ero razzista nei confronti degli gay e dei travestiti.
Perchè a loro modo di vedere, discriminavo guardando dall’alto in basso le altre persone.

Ma si può essere così  chiusi di mente ?
In realtà quello che affermo è l’opposto, ed è quello che si fa in ogni paese estero, tranne naturalmente che da noi.

Poi, vabbè, tirarono fuori la storia che io ero una sporca capitalista perchè mi occupavo di investimenti finanziari, ma questa è storia vecchia.

(3 – fine)


Veronica


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