Message in a bottle

Pubblicato il 3 Luglio 2009 da Veronica Baker


Message in a bottle

[…]Nyse extends closing at 4.15 p.m., “system irregularities”[…]

E così la chiusura americana di ieri è stata pesantemente viziata da questo stranissimo fatto, capitato (toh , che strano) esattamente prima del lunghissimo WE (oggi è festa negli USA).

Notare che i sistemi automatici di trading “normali” non accettavano ordini nel quarto d’ora finale (andavano eventualmente cambiati i flag di impostazione).

Message in a bottle

Nei fatti, hanno deciso di sostenere il mercato e di mandare un messaggio a tutti coloro che nell’ultima mezz’ora avevano deciso di shortare pesantemente .
Questo è il vero motivo per cui continuo a ritenere – naturalmente suffragata da fatti oggettivi come i grafici ed i flussi di denaro – andare short pesantemente un suicidio o quasi : vero che possono fare cedere di colpo tutto , ma l’eventualità – almeno per ora – mi pare remota.

Gli istituzionali “che contano” con Goldman Sachs e JPMorgan in questo momento non lo vogliono.

Questi sono messaggi in codice che si scambiano , con il beneplacito della Fed e poi, a cascata di tutte le banche centrali.

Ed infatti gli asiatici mica si sono impauriti , tutt’altro.
Ed il CSI 100 di Shangai fa oggi i massimi (!)  da un anno a questa parte, con il Nikkei che sostanzialmente tiene ed Hong Kong pure.

Segnalo inoltre che i telefonici, i farmaceutici  e le utilities in generale sono oggetto di acquisti negli ultimi giorni.

Stay tuned.


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