Maleducazione ed invidia

Pubblicato il 27 Giugno 2008 da Veronica Baker


Maleducazione ed invidia

Il mondo scacchistico italiano (come tutti gli ambienti ad alta competitività sportiva, a dire il vero, ma è quello con cui ho più contatto diretto) è in percentuale di persone probabilmente l’ambiente più marcio di tutti quelli che abbia mai conosciuto, lo avevo già capito una decina di anni fa : la malcelata invidia ed il classismo aleggiano e, salvo rare eccezioni, l’umanità e l’educazione non si sa nemmeno dove stiano di casa .

Un problema è definitivamente morto e sepolto : al prossimo episodio spiacevole la “mia” gente farà un casino mediatico tale da fare passare a chiunque la voglia di ripeterlo .

In ogni caso fra gli scacchisti di un certo livello – molto più alto di quello che si potebbe pensare – c’è chi è disposto a combattere con me e non solo a dare solidarietà virtuale.

So benissimo di essere in crescita, soprattutto a livello di popolarità come persona, ed è questo che in fondo dà più fastidio.
L’invidia è sempre e comunque una brutta bestia, specie quando ad ottenere risultati nella vita sono persone considerate provenienti dal basso come la sottoscritta.

Ma se si deve buttare a mare lo spirito sportivo e si deve sempre e comunque vedere calpestare gli ideali di correttezza e di rispetto dell’avversario che “dovrebbero” essere insegnati sin da piccoli, meglio allora ripartire dalla base e contribuire alla crescita di un movimento sano, anche se per ora piccolo nelle dimensioni.

Il progetto “Scacco Junior” infatti ha per prima cosa queste finalità.
La voce si sparge, ed il buon lavoro premia sempre.

Maleducazione ed invidia


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