Maghetto di Sondrio : l’ennesima strunzàt

Pubblicato il 1 Settembre 2011 da Veronica Baker


Maghetto di Sondrio : l’ennesima strunzàt

Si parla tanto di lotta all’evasione fiscale nella 3965a versione della finanziaria quadraconti che si ispirerebbe ai sani principi amerikani.

Ma oltreoceano esiste una soglia di reddito che non è soggetta a tassazione e che consente almeno la sopravvivenza.

Invece in Ita(g)lia se un qualsiasi dipendente guadagna uno stipendio di 1000 € al mese significa che paga oltre 500 € allo stato, tra contributi obbligatori, balzelli, trattenute e compagnia cantante.

E’ evidente che un qualsiasi disoccupato che riesce in qualche modo a racimolare quella somma la tiene tutta per sè e quindi è un potenziale evasore fiscale .

Ne consegue quindi che per l’Harry Potter della Valtellina tutti i disoccupati sono evasori fiscali.

Ovviamente devono sopravvivere in un qualche modo, a meno che non aspettino dall’alto un’occupazione che non arriverà mai.

Semplicemente una questione di sopravvivenza .

Che fa il maghetto, mette al fresco 20 milioni di italiani, come il prof. che da ripetizioni in nero, l’impiegato che fa un secondo lavoro, oppure il disoccupato over40 che non non troverà mai più in impiego fisso e si arrangia con piccoli lavoretti ?

maghetto di Sondrio

Dopo avere visto come direttiva comunale l’applicazione della circolare governativa della “tutela dell’incolumità pubblica dal rischio derivante dall’esecuzione di massaggi lungo i litorali”, tutto è possibile, anche di vedere il mare e le spiagge in comuni dove l’unico corso d’acqua esistente è uno scolmatore vuoto oppure una diga di proprietà di una azienda farmaceutica.

La vera evasione è ben altra, come pure lo sfruttamento del lavoro nero.


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