L’incoerenza ita(g)liana

Pubblicato il 4 Novembre 2011 da Veronica Baker


L’incoerenza ita(g)liana

Quando uno stato è invadente e inefficiente l’evasione è inevitabile perché diventa un meccanismo di autodifesa del cittadino.
Se paghi tutto non ti rimane in tasca niente ed aiuti uno stato sprecone e sempre ingiusto.

Personalmente non condanno affatto i commercianti, le partite Iva, le aziende che evadono per sopravvivere.
Cosa farei al posto loro ?
Lo stesso.

Ma non tollero i grandi evasori che possono difendersi agevolmente in caso di contenziosi con l’iniqua Equitalia, quelli che non pagano le tasse pur essendo multimilionari – due esempi a caso : Montezemolo e Della Valle, i due nomi “nuovi” della politica imprenditoriale che hanno tutte le loro partecipazioni azionarie più importanti detenute da holding lussemburghesi a tassazione nulla – e tutti quelli che risultano poveri non dichiarando nulla : non pagano i ticket e beneficiano di sussidi sociali, fregando la comunità due volte .

L'incoerenza ita(g)liana

Ma a mio avviso c’è un aspetto che si trascura sempre .
L’onestà, che molti italiani pretendono dagli altri, ma dalla quale si sentono affrancati.
Si scandalizzano se gli altri non sono onesti, ma poi loro…

E se il problema in realtà fosse solamente l’incoerenza che sgorga da un paese che non sa cosa sia il senso civico ?


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