L’equilibrio che verrà

Pubblicato il 10 Novembre 2008 da Veronica Baker


L’equilibrio che verrà

Limitandosi a guardare dalla finestra la attuale situazione economica, non si può non notare che il problema di fondo deriva da :

  • Problemi specifici economici (le bolle varie che si sono susseguite nel corso degli ultimi anni)
  • Contraddizioni sociali (un evidente dumping dei paesi emergenti,oramai sotto gli occhi di tutti, flussi migratori oramai senza alcun controllo da un paese all’altro)
  • Mutamento degli equilibri economico/politici mondiali (un vero terremoto che a quanto pare molti a torto trascurano)

Equilibrio

Siamo in un momento di trasformazione epocale.
Le recessioni vanno e vengono.
Ma se non si coglie l’eccezionalità dei tempi che stiamo vivendo, si rischia di commettere un errore storico.

Una consapevolezza che si può solamente raggiungere se non si perde tempo a leggere e/o sentire i mass-media tradizionali (che da sempre mistificano la realtà), gli analisti tecnici (che mai come ora danno numeri assolutamente a caso, senza capire che ogni analisi quantitativa fatta con i vecchi parametri è assolutamente fallace) .

Mai come in questo momento  si è soli di fronte alla storia.

Bearing Down

Non ci si può aspettare conferme di nessun tipo dall’esterno.
Se si ha una opinione , la si deve coltivare e crederci fino in fondo, senza lasciarsi condizionare dai diversi rumori di fondo.

Perchè cercheranno sempre di condizionare la realtà, con i pretesti più ridicoli possibili.
L’esempio più lampante : la BCE che in Luglio ha  alzato i tassi di interesse con :

  • Inflazione core intorno al 2% (rotfl)
  • Segnali recessivi negli indicatori macro (colpevolemente non visti o volutamente ignorati per confondere la realtà ? Io sono per la seconda)
  • Materie prime in orbita, con target di prezzo ridicoli  : cereali a prezzi fuori scala ,  petrolio a 200 $ entro poche settimane . E vi ricordate che cosa raccontavo su questo blog all’epoca ?

Non importa se sia stato dogmatismo, un semplice errore di calcolo o stupidità umana (anche se personalmente propendo per la malafede): questa cresce geometricamente seguendo i livelli gerarchici delle burocrazie, la idiozia dei comportamenti dei vari CEO è oramai sotto gli occhi di tutti.

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Si è dissolto il miraggio del bengodi, della camelot sognante, delle nuove possibilità, del nuovo boom americano.

Prende viavia corpo un’immagine terrea del declino dell’impero, della fine di un era.
Esattamente come, purtroppo, tristemente parlavo qualche mese fa – ancora su questo blog – del rapido declino dell’impero romano a partire da un certo periodo in poi.

Se provo ad immaginare uno scenario futuro, trovo inevitabile – e purtroppo necessario per la nostra stessa sopravvivenza – che nel nuovo schema degli equilibri mondiali il ruolo egemone e di equilibrio tra l’impero in declino (gli USA) e le future potenze economiche asiatiche dominatrici  (Cina, India) sia riservato alla nuova alleanza tra Europa e Russia (nonostante in quest’ultimo paese ci sia un regime che definire semi-dittatoriale è dire poco).

Negli ultimi quindici anni gli USA si sono impegnati per impedire che si saldassse questo nuovo blocco economico-politico.

milky way

Inevitabile nel lungo periodo : valori culturali, la vicinanza geografica, la condivisione di risorse naturali e di consocenze tecniche permetteranno alla nuova forza nascente di vegliare sul mondo prossimo venturo .

Se dovessi sblianciarmi su cosa comprare nel lungo periodo (5-10 anni), sceglierei un ETF sulla Russia (oltre agli altri 3 paesi del BRIC) piuttosto che uno SPDR.

Il bottom, comunque, è ancora molto lontano, soprattutto per i mercati US.


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