Pubblicato il 16 Maggio 2023 da Veronica Baker
Prima di credere a qualsiasi affermazione in modo fideistico, come se fosse un dogma religioso, occorre verificare prima la veridicità con cifre e grafici, che valgono molto di più di parole che probabilmente servono solo alla propaganda, oppure a celare qualcosa che non deve essere rivelato.
Leoni e gazzelle

Non c’è davvero niente che possa insegnare la vita più della vita stessa.
Ricordo un episodio, successo ormai più di 20 anni fa.
Un giorno in una SIM mi trovai a parlare con un manager di un’azienda molto importante dell’hinterland milanese.
Ebbene, ad un certo punto candidamente mi confessò che la “sua” azienda sarebbe fallita entro pochissimi giorni.
La mia replica fu immediata, e gli chiesi se era preoccupato.
Tranquillamente mi rispose di no, sorprendendomi non poco nelle sua parole.
Vedendo i miei dubbi, aggiunse che sapeva benissimo che sarebbe fallita ben presto, e per questo motivo la aveva letteralmente “svuotata”, trasferendone il ricavato in un conto estero.
Ed aggiunse, con malcelata soddisfazione, che questo era stato “il più grande affare della sua vita”.
Rimasi basita.
A quei tempi ero ancora molto ingenua, e pensavo che per fare “affari” occorresse fare “funzionare” un’azienda, e non portarla al fallimento.
Non avevo ancora capito come funzionava la Ecoanemia.
Il manager non si scompose affatto, anzi.
Mi spiegò, illuminandomi, che gli interessi di chi amministra un’azienda sono completamente opposti rispetto a chi ne ha la proprietà (i soci) : chi amministra, se vuole davvero arricchirsi, non deve accontentarsi solo di un “misero compenso” da manager.
Ma deve guardare sempre più in alto, cercando di prendere tutto, ma proprio tutto, spolpando l’azienda fino all’osso facendola fallire, ottenendo in cambio valanghe di quattrini depositati successivamente in qualche conto offshore.
Quando gli chiesi come avesse fatto a fregare i soci senza che si accorgessero di quanto stava architettando, mi rispose in questo modo :
“Con i grafici ed i bilanci che spiegavo con le mie parole, omettendo i dettagli importanti e contando sul fatto che nessuno, successivamente, avrebbe avuto voglia o sarebbe stato in grado di controllare.
Le persone sono prevedibili, per questo è facile fregarle”.
Tutto il discorso mi ricordò i leoni che azzannano le gazzelle.
Le gazzelle sono prevedibili.
I leoni sanno tutto dei loro movimenti, dei luoghi in cui vanno a pascolare, a bere, a riprodursi.
Mentre le gazzelle dei leoni non conoscono nulla.
Per la prima volta dentro di me iniziai ad avere il dubbio di essere a mia volta una gazzella : per quanto potessi essere accorta, prima o poi avrei avuto il rischio di essere azzannata da un leone molto più furbo e veloce di me.
A meno che non avessi imparato le tecniche di caccia dei leoni.
Questo non mi avrebbe mai permesso di diventare del tutto una leonessa : per saper sbranare occorre possedere artigli e zanne, oltre ad un carattere che sicuramente allora non possedevo (e non possiedo tuttora).
Ma almeno avrei potuto difendermi meglio, rendendomi meno prevedibile, non andando più a pascolare nei luoghi in cui tutte le altre gazzelle di solito si recano.