La gran massa dei tedeschi ignorò sempre i particolari più atroci di quanto avvenne più tardi nei Lager.
Lo sterminio metodico e industrializzato sulla scala dei milioni, le camere a gas tossico, i forni crematori, l’abietto sfruttamento dei cadaveri, tutto questo non si doveva sapere, ed in effetti pochi lo seppero, fino alla fine della guerra.Per mantenere il segreto, fra le altre precauzioni, nel linguaggio ufficiale si usavano soltanto cauti e cinici eufemismi.
Non si scriveva “sterminio” ma “soluzione definitiva”, non “deportazione” ma “trasferimento”, non “uccisione col gas” ma “trattamento speciale”, e così via.
Le pagine della vergogna
Bollettino di guerra
Milano. Malore dopo l’allenamento in palestra, muore a 27 anni
Milano. Deceduto per “cause naturali” in hotel ungherese di 62 anni,
Addio alla dolce Patrizia. Muore a 54 anni, lascia tre figlie
Palermo. Deceduta nota professoressa universitaria.
Vercelli. Stroncato da un improvviso malore a 56 anni.
Livorno. Deceduto dirigente sportivo di 63 anni.
Ancona. Muore dopo un malore a 63 anni.
Padova. Emorragia cerebrale, deceduto 42enne.
ADDIO SANDRO. Gli amici e la famiglia piangono titolare dell’enoteca