Pubblicato il 21 Marzo 2022 da Veronica Baker
La gran massa dei tedeschi ignorò sempre i particolari più atroci di quanto avvenne più tardi nei Lager.
Lo sterminio metodico e industrializzato sulla scala dei milioni, le camere a gas tossico, i forni crematori, l’abietto sfruttamento dei cadaveri, tutto questo non si doveva sapere, ed in effetti pochi lo seppero, fino alla fine della guerra.Per mantenere il segreto, fra le altre precauzioni, nel linguaggio ufficiale si usavano soltanto cauti e cinici eufemismi.
Non si scriveva “sterminio” ma “soluzione definitiva”, non “deportazione” ma “trasferimento”, non “uccisione col gas” ma “trattamento speciale”, e così via.
Le pagine della vergogna
Bollettino di guerra.
LUTTO A MARCIANISE. Un malore improvviso si porta via “Ceppetto” a soli 58 anni
Brescia. Noto medico perde la vita a 58 anni.
Tragedia a Piano di Sorrento: un uomo ha perso la vita mentre passeggiava lungo il Corso