Le conseguenze del credito facile

Pubblicato il 25 Settembre 2008 da Veronica Baker


Le conseguenze del credito facile

La Germania è finanziariamente sana, non c’è alcun dubbio di sorta.
Ed in generale anche Francia e pure Italia (incredibile ma vero) sono nettamente più sane come banche e pratiche bancarie di credito al consumo e alle famiglie per i mutui rispetto agli USA.

Inghilterra, Spagna, Irlanda e alcuni paesi dell’Est (Ungheria in primis) sono invece nei guai.

Negli USA Wall Street per quindici anni ha compiuto un’opera di magia  che nemmeno Harry Potter avrebbe potuto concepire : sono state create montagne di credito alle famiglie senza conseguenze “apparenti” negative.

E poi rivendute la maggiornanza nel mercato globale : un esempio lampante sono i bonds di Fannie Mae, asiatici e arabi ne hanno 1.000 miliardi di $.

Le conseguenze del credito facile

All’origine di tutto questo fenomeno c’è stata la politica di “fornire il credito a tutti senza discriminazioni”.
Un bellissimo proposito in teoria, ma che lentamente ha portato verso lo sfascio l’intero sistema.

Negli USA da anni esistono legislazioni che impongono alle banche di trascurare le “pratiche tradizionali” e di tenere conto di “fattori di compensazione” nel caso di individui che abbiano una storia creditizia scarsa, reddito non documentato, impiego precario, assenza di risparmi.: ad esempio se una persona paga cash le rate mese per mese è accettabile (pratica impensabile ad esempio da noi).

ancora mutui subprime bernanke ammette la crisi

Le banche si sono progressivamente adattate e hanno inventato la soluzione della cartolarizzazione : trattando i mutui a gruppi come entità statistiche e non come singoli mutui e poi da lì è nata tutta l’industria dei derivati sui mutui.

Ora cercano per paura di un crac finanziario mondiale (perchè è ciò che succederebbe) di pompare miliardi di $ per evitare che il credito si contragga tutto di un colpo.
Una soluzione tampone, che può andare bene per qualche mese, non di più.

Gran parte della colpa è senza dubbio di Greenspan : dopo il crollo del 2000 si è voluta evitare a ogni costo una sana recessione portando i tassi vicino allo zero, inondando prima gli USA e poi il mondo di liquidità.

Adesso il conto è arrivato puntuale.

Affogheremo nel lungo periodo nel debito ed in un mare di liquidità.


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