Pubblicato il 13 Luglio 2009 da Veronica Baker
La solita pessima abitudine
Un commento ed una risposta arrogante da persone cui ho dedicato per un anno e mezzo l’anima .
Io ero andata giù durissima, non lo nego.
Ma non mi pento affatto di quello che ho fatto.
Anzi, rincaro ulteriormente la dose, se possibile.
Una lezione per il mio futuro, senza dubbio, visto che mai mi ricapiterà di commettere il medesimo errore.
Devo altresì ringraziarvi, per questo.
Nella vita si imparano molte cose, tutti i giorni.
Prima di tutto, che non si deve fare niente per niente, quantomeno in certi ambienti e quando non si conoscono bene le persone.
Ma soprattutto, nelle vostre parole c’è ancora una volta astio, ipocrisia e soprattutto molta, molta invidia.
Tipico di persone che sono totalmente incapaci di fare il proprio lavoro e che – vedendo i successi delle altre, in ogni campo – cercano allora di denigrare in ogni modo il proprio ” avversario” od “avversaria”
L’importante è la capacità di ascoltare e mettersi a confronto senza pretendere di avere la verità in tasca, e soprattutto senza vedere – come purtroppo accade spesso oggi – un nemico o un avversario in chi manifesta un’idea diversa dalla nostra.
Oggi a volte basta che una persona la pensi diversamente dall’interlocutore su di una sola cosa, e si è subito “bannati” dall’altro quasi uno fosse un assassino o uno stupratore di bambini.
Oppure, al solito non si risponde negando sempre e comunque.
L’abitudine brutta di negare.
Una brutta , bruttissima abitiudine di chi non ha argomenti concreti.
Lo dico e ne sono convinta perché – riflettendoci bene – a me è capitato di cambiare idea più volte su molte questioni, nel corso degli anni, quindi mi chiedo il perché di tutta questa intolleranza che dilaga.
Intolleranza in tutto, naturalmente, non solo nei confronti delle persone più deboli e diverse, ma semplicemente con chi non la pensa in modo uguale.
Questo è il vero razzismo.
Ecco il delirante – questo sì – commento al mio post, prodotto naturalmente a più mani .
[…]sono Bruno Merlini, che tu hai pesantemente chiamato in causa nel corso del tuo delirante commento al plateale commiato dal nostro circolo.
Il mio commiato è stato volutamente plateale.
Seven seconds.
7 secondi da dedicarvi e nulla più.
Troppa amarezza e soprattutto troppa delusione .
Troppe bugie.
Ma, soprattutto, un tono sempre arrogante e presuntuoso da primi della classe, che sanno tutto, e che non si possono fare bagnare il naso dall’ultima arrivata.
Le tue parole offensive si possono solamente inquadrare, appunto, in un delirio, cioè nel dar corpo a visioni al di fuori della realtà.
Delirio ?
La solita vecchia storia.
Si nega fino all’inverosimile, sapendo che tanto occorre poi portare prove certe.
Il problema è che ad un certo punto mi sono sentita costantemente presa per il culo da voi.
Ho cercato un dialogo, allora.
Ma nisba.
La verità è che ad un certo punto avete deciso di epurarmi : “od accetti le nostre idee, oppure te ne vai “.
Avete fatto di tutto per insabbiare tutto il possibile.
Il tono offensivo nei confronti miei e degli altri soci del Tal mi impongono una replica.
Il tono offensivo è stato detto nei confronti di ALCUNI soci del Tal, non certo di TUTTI.
Ma poco importa, oramai.
Continuate a fare le vittime.
1) Ti abbiamo accettato
Accettato ?
Ahi ahi ahi, lapsus freudiano, confermato dalle parole seguenti.
Il maschile.
Cosa è infatti venuto fuori.
Ma mi puoi dare il genere che vuole, non è questo il punto.
Mica mi scandalizzo.
Ma soprattutto, le persone non si “accettano” , ma si frequentano e si conoscono.
Merlini, uomo di Chiesa : davanti a Dio siamo tutti uguali, indipendentemente dal genere, dal colore della pelle, dall’orientamento sessuale.
Non sei meglio di me, credimi.
Consiglio di leggere molto meglio il Vangelo e la parola del Signore.
nel circolo ben sapendo i tuoi trascorsi psico-fisici , che hanno probabilmente motivato la tua estromissione (più o meno forzata) dal tuo precedente circolo.
Vergognati delle tue parole.
Io me ne sono andata di mia spontenea volontà dal mio vecchio circolo, dove molti erano davvero particolarmente dispiaciuti della mia dipartenza e dove mi avrebbero immediatamente riaccolta a braccia aperte (tant’è che per ben tre mesi hanno insistito sul fatto che sarei potuta ritornare in qualunque momento, e senza contare – cosa che tu non sai – che ogni qual volta incontro qualcuno di loro subito affiorano bei ricordi).
Scelsi il Tal, ma, purtroppo, sbagliai.
Trascorsi psicofisici ?
Ma con chi credi di parlare, persona arrogante e presuntuosa.
Informati e leggi il mio blog nella parte scientifica, prima di sparare delle fregnacce così.
E, ad ogni buon conto, se si fosse trattato di un ambiente di lavoro, dubito che avresti utilizzato queste parole, che sarebbero pesantemente a rischio di querela immediata.
Ricordo altresì che la persona secondo te “menomata” psicofisicamente è :
Laureata in ingegneria elettronica, indirizzo matematico/fisico
Ha studiato al conservatorio pianoforte fino al 5° annoLavora da 10 anni come trader professionista
Collabora con importanti istituzioni finanziarie europee (di cui, per ovvi motivi, in pubblico non posso fare i nomi)
Gestirà molto probabilmente a partire da Settembre un proprio fondo equity
Auguro sinceramente a chiunque nel mondo di essere menomata psicofisicamente come lo sono io.
Tutti noi abbiamo cercato di creare un ambiente che potesse accoglierti amichevolmente, senza farti sentire una “diversa”.
Complimenti vivissimi.
Il classico atteggiamento che si tiene nei confronti delle persone ” diversamente abili” (un modo solo sintatticamente elegante per dire disabili) e per tutti coloro che non sono normali.
Non poteva che fallire miseramente tutto.
Tolleranza , non accettazione.
Le solite barzellette.
Solo che questa volta la tollerata ha preso il sopravvento, si è fatta subito amare da tutti (contrariamente alle stronzate ipergalattiche sentite in seguito) ed è diventata imprvvisamente antipatica soprattutto perchè voleva far fare un ulteriore salto di qualità al circolo.
2) Abbiamo sempre sopportato alcune tue periodiche manifestazioni “esuberanti”, considerando una tua possibile fragilità di carattere, dando una sorta di giustificazione alla stessa.
Sopportato ?
Ecco…
Io sono sempre stata un corpo estraneo qua, tutte palle il resto.
Fragilità di carattere ?
Ma vaff…senza cordialità.
Se mai è esattamente il contrario.
Ho un carattere troppo forte, altro che troppo fragile.
Non tollero i compromessi, non tollero i soprusi.
E sono stata troppo accondiscendente nei vostri confronti.
Ripeto ancora , siete gente falsa come Giuda.
Io non ho bisogno di nessuna giustificazione da parte vostra.
Chi sei tu per potermi giudicare ?
Non andavo bene ?
Bastava dirlo, non trincerarsi dietro a scuse puerili.
3) Per favorire il tuo inserimento nel gruppo ti abbiamo invitato a far parte del Consiglio Direttivo
Per favorire il mio inserimento nel gruppo ?
Molte persone che hanno letto questa email sono rimaste assolutamente sconcertate da tutta questa serie di parole da Oratorio, da predica della Domenica tanto da scrivermi SMS od email di solidarietà.
Un grazie per l’assist.
Io non ho bisogno di alcun inserimento in alcun gruppo, sono perfetamente integrata nella società.
La vostra società che tanto definite civile, è un realtà pregna di un bigottismo senza pari.
Vi sentite superiori rispetto a noi, e non lo malcelate nemmeno.
Mi ripeto ancora : io sono orgogliosa di essere “diversa” da voi.
Io credo realmente nella uguaglianza della gente.
Perchè “dai diamanti non cresce nulla, dal letame nascono i fiori “.
E poi diciamo le cose come stanno ?
Nel Consiglio Direttivo non ci voleva fare parte NESSUNO.
Eravate rimasti in tre, e per statuto ci volevano 5 elementi.
Io ho accettato anche per questo, ben conscia che il mio compito sarebbe stato arduo.
E sapete anche che il 5° elemento l’ho convinto io – dopo mezz’ora in cui si stava prendendo la decisione di sciogliere il circolo – con un calcio, per cui, di che cosa cianciate ?
e ti abbiamo affidato l’importante responsabilità della gestione dei soci junior.
Il tuo apporto è stato meritorio ed apprezzato, per la tua competenza ed assiduità
Che già tenevo da un anno da sola.
Apprezzato ?
Non mi pare proprio, dato che avete fatto di tutto per affossarlo.
4) Non sono mancati, tuttavia, screzi (non voglio e non posso sindacare di chi sia stata la colpa)con alcuni genitori, e di questo non puoi certo imputare la responsabilità ad altri soci del circolo.
Screzi con alcuni genitori ?
Nomi e cognomi, please.
A me pare che gli screzi li abbiano avuto con voi, che – in una lettera – quella sì assolutamente delirante da parte tua – indicavi come Stefano M. responsabile della didattica del circolo , non nominando fra le attività nemmeno in una riga lo Scacco Junior.
E quindi ci sono stati dei genitori che si sono domandati il perchè di questo.
Ma va là.
Questo è l’esempio lampante che a voi della attività del sabato non ve ne fregava una mazza tanto da non parlarne nemmeno.
Gli screzi sono stati talmente grandi che infatti la maggior parte dei bimbi ( quelli assidui, non i non interessati ) se ne verranno via con me.
5) Parimenti, ti sei spesso lamentata con il Consiglio di non produrre un’efficace politica di sviluppo scacchistico dei bambini.
Anche per questo, di chi la responsabilità se non tua, dato che hai sempre avuto carta bianca per l’impostazione dei sabati e non ti è mai stato rifiutato nulla su eventuali tue proposte?
Sto ancora aspettando infatti la riunione che avevamo fissato ad inizio di Giugno al termine dell’ultima avuta per parlare delle attività.
Naturalmente, al solito, nessuna risposta.
Ma perchè ?
Siccome sapevate che io avrei presentato in quell’occasione le mie dimissioni se non fosse cambiato nulla (ricordo che io con te ho avuto una pesante discussione in occasione della ultima riunione di maggio) , allora avete cercato di cincischiare all’infinito.
L’unico bambino che sta gettando le basi per un futuro scacchistico è [nome censurato dalla sottoscritta trattandosi di blog pubblico, sia per questione di privacy, sia perchè si tratta soprattutto di un minore] , grazie alle iniziative (indipendenti dallo scacco junior) di suo padre, che tu hai sempre osteggiato, per motivi che non hai mai voluto spiegare.
Io osteggiato ?
Chi non è mai venuto alle mie lezioni e nemmeno al circolo lo avrei osteggiato ?
Vergogna Merlini, vergogna.
Non dire stupidaggini, per favore.
E poi, se queste sono i modi per gettare le basi per lo sviluppo scacchistico…
Io dico che occorrerebbe chiamare il Telefono Azzurro.
Si insegna ai bimbi che l’importante è il risultato, e non divertirsi ?
Che occorre odiare l’avversario a 8 anni ?
Infatti, questo povero bimbo, nei due tornei importanti che ha fatto, ha avuto in entrambi i casi delle pesanti crisi nervose che – dopo inizi davvero promettenti – lo hanno fatto crollare sotto il peso della responsabilità di fare risultato e delle aspettative del padre.
Proprio un bel pedagogo sei, Merlini.
Chi rischia di avere da grande dei problemi psico-fisici sarà proprio quel bimbo.
E poi, Merlini, sai che il padre sta facendo il gioco delle tre carte pure con voi ?
Che da una parte dice che il bimbo l’anno prossimo si iscriverà in un altro circolo, e dall’altra a voi scrive email riguardo la disponibilità in iniziative da tenere ?
Ma a me non me ne frega nulla, sinceramente.
6) Il Consiglio non ti ha mai snobbata od estromessa da riunioni.
Una sola volta non siamo riusciti a contattarti e ci siamo incontrati senza di te unicamente per una minimale questione di orario : in quell’occasione ti abbiamo reso edotta della decisione presa nel giovedì successivo.
Già certo, perchè non ci sono le prove scritte.
Ma se pure a partire dal 13 Marzo avete iniziato a non redigere più i verbali per occultare ciò che veniva detto nelle riunioni.
E proprio tu, che sei sempre stato così pignolo.
Devo riportare per filo per segno tutto quello che ci siamo detti e che non avete mai voluto scrivere (se non in ritardo e a titolo personale ?)
Una sola volta non siete riusciti a contattarmi ?
Data, please.
A me invece risulta che in almeno 3 occasioni non sia stata informata da due riunioni fatte in comune (2 Febbraio, 21 Aprile) e di almeno un’altra riunione tenutasi a metà febbraio.
L’episodio cui invece ti riferisci è invece targato fine Aprile, e riguarda la mia partecipazione alla festa dello sport di Lentate (cui ho rifiutato, d’altra parte non ero stata coinvolta nella organizzazione, di che cosa cianciate ?).
Per l’appunto, iniziate a dire quante persone sono venute alla festa di Lentate grazie alla vostra splendida iniziativa.
Lo dico io : una.
Torneo Junior cancellato, simultanea cancellata.
Naturalmente per voi la colpa era mia.
Invece dico che non siete stati capaci di organizzare nulla.
7) In molte occasioni ti sei lamentata di persecuzioni che ti avrebbero fatto in ambiente federale.
Ti abbiamo assicurato una presa di posizione del Consiglio in tuo favore presso la Federazione qualora avessi portato prove che avvalorassero quanto dicevi. Siamo ancora in attesa di queste prove.
Merlini, hai perso un’altra occasione per tappare la bocca.
Io sono ancora in attesa – quando ho parlato di questo fatto, e dove ho portato prove concrete – della tua risposta alla mia email del 24 Dicembre 2008.
Naturalmente nessuno di voi ha risposto, tranne Paolo a titolo personale.
Negare una situazione del genere, quando ci sono paginate e paginate di episodi con fatti, nomi, buste, indirizzi, dati sensibili è veramente da vigliacchi.
Ho imparato a mie spese che non ci si deve fidare di nessuno, tantomeno delle persone che sono capaci solo di dare delle solidarietà a parole e nulla più.
Ma quando si deve combattere per davvero e ci si deve alleare a persone considerate scomode, si scappa come dei conigli.
Quello che siete voi.
Ma non ho ne ho mica bisogno.
So difendermi da sola, e soprattutto, per giocare a scacchi non ho mica bisogno di fare parte nè di un circolo, nè della federazione italiana.
Non appena sarà possibile nei termini burocratici – giocherò con un’altra bandiera (non posso ovviamente ora dare dettagli sulla operazione, ma credo che dal tenore degli ultimi miei post qualche indizio lo si possa avere).
Di uno stato che mi rispetta come persona in quanto tale, e non solo a chiacchiere.
Qui invece l’unica cosa che siete stati capaci di fare è di indagare su cosa avevo nelle mie mutande.
Per cui tutti i vostri atteggiamenti intimidatori ve li potete mettere in quel posto, visto che non farò più parte di voi.
8) Altri casi di persecuzione nei tuoi confronti da parte di soci sono stati da te lamentati presso il Consiglio.
Ti è stato sempre chiesto di fare nomi e descrizioni di episodi perchè potessimo intervenire, ma, ogni volta, glissavi dicendo che era meglio non andare oltre e che eri comunque abituata a sopportare situazioni difficili.
Ehm,ehm.
Ma se state sempre e comunque negando l’inverosimile.
E so già anche quale sarebbe stata la risposta.
Sarebbe stato un delirio, una cosa non vera, impossibile.
Tanto io per voi sono una persona che ha dei problemi psicofisici e non mi avreste mai creduta.
No, mi spiace, mi sarei cacciata in guai peggiori.
Che devo aggiungere, che sono stata oggetto di pesanti avances di natura sessuale, facendo nomi e cognomi ?
Che ci sono persone che sanno di questo fatto, che sanno del mio totale rifiuto e che allora – per ripicca – hanno deciso di mettermi in difficoltà e di epurarmi dal circolo perchè sono la persona per l’appunto più visibile e su cui è più facilmente scaricare la colpa di tutto questo, perchè considerata dall’opinione pubblica immorale ?
Vergogna, Merlini.
Vergogna.
Non una sola parola di scuse per l’increscioso gesto che ho raccontato in risposta ad un commento.
Solo quel fatto – ricordo che qualcuno (o qualcuna ? quien sabe) un sabato pomeriggio mi ha infilato nella borsetta – mentre tenevo una lezione – un bel paio di condom (di marca sconosciuta e probabilmente appena recuperati in un distributore automatico).
Il messaggio ?
Vediamo se ci arrivi.
Oppure che devo aggiungere, del vostro amico che non ha fatto altro che sfottermi in più di una occasione .
E che dovevo fare , andare a lamentarmi con voi implorandolo di farlo smettere ?
Ma va, ma va.
Non avreste fatto NULLA , come vostro solito.
Lo ripeto, voi non vi sporchereste mai le vostre manine con una persona come me.
Peccato che io sia più bianca e linda di voi tutti, che – pur sapendo che cosa succedeva – facevate finta di non vedere.
Questo atteggiamento è lo stesso che tu adotti nelle parole del commento su questo blog : parli di falsità, di comportamenti maschilisti o scorretti, di odio ed invidia nei tuoi confronti, senza avere il coraggio (o la possibilità ?) di esplicitare quanto lamenti.
Nomi e cognomi ?
Così mi becco subito una querela per violazione della privacy.
Merlini, buonanotte.
La rabbia per le immotivate accuse che ci hai rivolto è unita a profonda tristezza per la tua condizione di evidente disagio e confusione in cui innegabilmente versi.
La mia condizione di disagio e confusione ?
Ma allora non hai capito proprio un cazzo , te lo dico platealmente.
Siete voi che siete in disagio e confusione da tempo, che avete perso il senso della realtà.
Merlini, vergognati delle tue parole.
Continui a darmi della persona squilibrata di mente, della paranoica e della delirante.
Vergognati.
E tu saresti, lo ripeto ancora, uomo di Chiesa ?
Ma ci sei o ci fai ?
Ripeto, il disco è rotto, e le persone che capiscono qualche cosa e vanno al di là del proprio naso hanno già compreso che chi sta facendo un figura di M. con la maiuscola siete proprio voi, che non sapete dire altro che sono una matta ed una paranoica.
La sorpresa e l’imbarazzo per la tua teatrale uscita di scena di giovedì scorso avrebbe, come spesso è accaduto in passato, sortito un tentativo da parte del Consiglio (quante volte lo ha fatto Stefano, nonostante le offese che esplicitamente gli portavi!) di ripianare la situazione e di farti recedere da una decisione quantomeno “strana”.
La mia decisione strana ?
Ma se lo avevo detto più volte che mi sarei al più presto dimessa se le cose non fossero cambiate ?
Merlini , ma che cazzo dici ?
Io avevo già proposto le mie dimissioni a Marzo, se ben ti ricordi.
E se le offese a Stefano sono dire che l’attività interna non va bene, ecco.
Guardatevi i numeri e poi ne riparliamo.
Ah, già ma ho letto che secondo voi sarebbe colpa mia.
Infatti vi risponderò a tempo debito.
Le cattive parole che hai spietatamente usato su questo blog, però, rendono insanabile il nostro rapporto, indipendentemente dalla tua appartenenza o meno ad un circolo comune.
La verità, ti fa male lo so.
Posso dirti una cosa : a me non interessa.
Per un po’ di tempo ci ho sofferto, poi, nell’ultimo mese, ho deciso di uscire gradualmente di scena, quando ho compreso che ero solamente presa per il culo da voi.
Fine.
Da parte mia, nessun rimpianto.
Ed arrivo pure a dire che la mia presenza da tempo era talmente ingombrante che la mia uscita teatrale è stata presa come scusa per epurarmi definitivamente.
Ma non avete capito che sono stata io ad epurarvi.
Non avete nulla dentro.
Siete persone vuote, senz’anima.
Senza cuore.
Guardate solo l’apparenza, e non la sostanza delle cose.
Non fate per me.
Il tuo attacco è personale e paranoico : ne prendo atto e, per quanto mi riguarda (parlo a titolo personale) non intendo avere più niente a che fare con te.
Amen. Me ne farò una ragione.
Per quanto riguarda le defezioni dal circolo che hai menzionato, non ti ha mai sfiorato il sospetto che le stesse possano, almeno in parte, dipendere dall’atteggiamento che hai tenuto nei confronti di altri soci?
Quali sarebbero i soci cui avrei tenuto un atteggiamento irrispettoso ?
Nomi , per favore.
Se siete fra quelli che state leggendo le mie parole, scrivetelo.
Tanto io oramai sono out per sempre.
Non abbiate paura.
Io dico che non ce n’è nemmeno uno.
E quali sarebbero dei nomi che ho citato fra le defezioni che se ne sarebbero andati a causa mia ?
I nomi, Merlini, i nomi.
Te lo dico io : fra loro, NESSUNO.
Ora basta, Merlini, mi hai rotto.
Sappi che con la maggior parte di coloro che stai citando mi sono vista più volte proprio al Giovedì sera, in alternativa alle serate che proponevate.
Con lo scopo solo di passare del tempo libero, in amicizia, senza secondi fini.
Quello che era appunto il Tal prima che arrivavaste voi.
Ecco, io non tornerò mai più da voi.
Ma forse il mio sacrificio servirà a salvare un posto che io ho amato profondamente e che voi però, purtroppo, mi avete fatto in seguito profondamente odiare.
Il Tal si salverà se e solo se vi toglierete in blocco dalle palle e ridarete spazio a chi ha dato lustro a questo posto (e che per altro, mi avevano invitata , non certo voi).
E sappi, Merlini, che molti di quelli che non vengono e che reputi dispersi si sentono regolarmente con me.
Figura di m…., Merlini.
Il re è nudo.
Fattene una ragione.
La caratteristica peculiare del Tal, per i primi suoi 18 anni, è stata la straordinaria cordialità ed affiatamento dei suoi componenti: hai voglia di trarre una conclusione logica considerando l’attuale disagio che stiamo vivendo attualmente ?
E tutta colpa vostra, e non certo mia.
Fattene una ragione.
Ti auguro di trovare, dove andrai, un ambiente che ti sappia accettare come lo è stato a Camnago, ma dubito che riuscirai a trovarlo.[…]
Appunto accettata.
Non mi interessa la accettazione.
Se tutti gli ambienti “normali” sono questi, preferisco non frequentarli.
Aggiungerò un ‘ultima cosa.
L’ultima, ma la più importante.
Finché ci saranno nei vari circoli e nelle federazioni gente che pensa solo all’elo e alla categoria, e non capisce perché la gente in Italia non gioca a scacchi e dopo poco smette, a me dei circoli importerà sempre meno di zero.
Quindi,il finale della vicenda era del tutto prevedibile a partire da un certo momento.
Una persona che si allontana dall’ambiente scacchistico è una persona sana di mente, semmai i paranoici – con buona pace tua, Merlini – sono quelli che continuano a frequentarlo.
Solo in piccolissima parte il problema è stato di discriminazione ed in fondo, con il buon senso, si sarebbe potuto superare.
Ma un circolo scacchistico italiano in media è un cesso per chiunque abbia un minimo di buon senso e intelligenza, diverso o “normale” che sia.
Questo è il punto.