Pubblicato il 28 Maggio 2008 da Veronica Baker
Italia allarme : redditi -13%
In sei anni il reddito per abitante degli italiani crolla del 13% rispetto alla media europea: se nel 2000 era del 4% più alto della media dell’Unione, nel 2006 è crollato a oltre 8 punti sotto la media.
Lo afferma l’Istat nel Rapporto 2007 presentato questa mattina.
Tra il 1995 e il 2006 le retribuzioni orarie reali aumentano in totale solo del 4,7%, un incremento decisamente inferiore a quello registrato in altri paesi europei.
Se infatti per un ristretto numero di paesi (oltre all’Italia anche Spagna, Paesi Bassi e Germania) le retribuzioni aumentano in misura molto contenuta, in altri, in particolar modo in Francia e Svezia, la crescita è di cinque o sei volte più consistente.
L’origine degli scarsi aumenti dei redditi degli italiani, spiega l’Istat, è da ricercare nella crisi della produttività dell’economia, che ha frenato la crescita pro capite in Italia mentre gli altri paesi hanno continuato a crescere.
Tra il 1995 e il 2006, infatti, la produttività italiana è aumentata di appena il 4,7% (una crescita esattamente uguale a quella delle retribuzioni), incremento di poco superiore a quello registrato in Spagna (4,3%), mentre la media dell’Unione europea segna una crescita del 18%. […]
Finalmente anche i numeri ufficiali hanno iniziato a darmi ragione.
Il problema fondamentale non è solamente l’inflazione, ma soprattutto la stagflazione degli stipendi italiani, che fa sì che in media le famiglie italiane guadagnino ogni anno che passa meno rispetto all’anno precedente.
E la forbice si allarga sempre di più.