Pubblicato il 11 Agosto 2008 da Veronica Baker
Grazie del vostro incoraggiamento
[…]”Ne abbiamo percorsa di strada
e tutto ci sembra lontano
ma il nostro segnale di resa
aspettiamo invanoNon siamo persone passive
che guardano gli altri partire
abbiamo bandiere nascoste
già pronte ad uscire al sole d’Aprile”[…]
Gli eroi solitari talvolta affascinano.
Sono persone che incidono sulla realtà lavorando in silenzio.
Contribuiscono a tracciare un percorso, a indicare una possibilità il cui obiettivo non è un proclama astratto, ma è un lavoro capillare, paziente e quotidiano.
Vanno avanti sempre e comunque e lasciano la percezione (naturalmente a chi vuole capirlo) che lottare per i diritti umani è una cosa che riguarda tutti, che obbliga a ragionare in prima persona, senza deleghe.
“C’é qualcosa di irresistibile nell’eroe che va alla morte, consapevole e sconfitto, offrendo le mani disarmate allo scempio del nemico.
Qualcosa che incanta e consola.Gli eroi solitari ci piacciono perché ci assolvono: la nostra normalità si compiace del loro eroismo, vede nella loro sconfitta il migliore dei motivi per astenersi non dal coraggio soltanto, ma da ogni gesto di umana resistenza”.
Avrei voluto essere come loro.
Ho combattuto e combatto mille battaglie in mille campi diversi.
Sempre da sola, naturalmente, perchè la vita mi ha portata ad esserlo.
Non l’ho certo voluto io, ma è stata una situazione indotta.
Sono stata costretta a subire atti di abiura totale da tutti gli affetti che teoricamente per me dovevano essere i più cari.
I tentativi di dialogo spesso non hanno avuto buon fine per la mancanza di volontà della controparte semplicemente ad ascoltare, spesso semplicemente per convenienza personale oppure per malcelata invidia.
La maggior parte ha solo mostrato curiosità, e nulla più.
Per cui, ringrazio davvero di cuore tutti coloro che hanno lasciato un messaggio su questo blog oppure mi hanno scritto personalmente in email incoraggiandomi.
Grazie.
Il vostro incoraggiamento ad andare avanti vale più delle mille parole inutili che spesso mi sento dire.