Pubblicato il 16 Febbraio 2023 da Veronica Baker
Non giudicare, altrimenti puoi trarre delle conclusioni basandoti solo su dei particolari.
Il vecchio al forte
La paura dei cambiamenti nasce sempre dal timore che le cose possano andare peggio di quanto stiano andando.
In realtà distinguere sul momento un fatto negativo da uno positivo non è per niente facile.
In un villaggio viveva un vecchio molto povero.
Ma i re lo invidiavano perché possedeva un bellissimo cavallo bianco.
Effettivamente non si era mai visto un cavallo di una simile bellezza, forza e maestosità.
I re offrivano prezzi favolosi per quel cavallo, ma l’uomo invariabilmente rispondeva :
“Questo cavallo per me è come una persona.
E come si può vendere una persona, un amico ?”.
L’uomo era povero, la tentazione era forte, ma non vendette mai quel cavallo.
Un mattino scoprì che non era più nella stalla.
L’intero villaggio accorse :
“Vecchio sciocco !
Lo sapevamo che un giorno o l’altro ti avrebbero rubato il cavallo.Sarebbe stato molto meglio venderlo.
Potevi ottenere il prezzo che volevi.Ed adesso il cavallo non c’è più, che sfortuna !”.
Il vecchio rispose :
“Non correte troppo !
Il cavallo non è più nella stalla.
Tutto qua.Questo è solo un frammento.
Chissà cosa succederà in seguito ?”.
Ma la gente rideva, da sempre pensavano che fosse un po’ matto.
Dopo quindici giorni, una notte, all’improvviso il cavallo ritornò.
Era semplicemente fuggito nelle praterie.
Non solo era ritornato, ma aveva portato con sé una dozzina di cavalli selvaggi.
La gente di nuovo accorse :
“Vecchio, avevi ragione tu !
Quella non era sfortuna.
In effetti si è rivelata una fortuna”.
Il vecchio allora rispose:
“Di nuovo state correndo troppo.
Il cavallo è tornato, portando con sé una dozzina di altri cavalli… chissà se è una fortuna oppure no ?Fino a quando non si conosce tutta la storia, come si fa ad affermarlo ?
State leggendo una parola di un’intera frase : come potete giudicare tutto il libro ?”.
Questa volta la gente non obiettò.
Ma pensavano che il vecchio aveva torto : dodici bellissimi cavalli, bastava domarli e poi si potevano vendere per una bella somma.
Il vecchio aveva un unico figlio, un giovane che iniziò a domare i cavalli selvaggi.
E dopo una sola settimana, cadde da cavallo e si ruppe entrambe e le gambe.
Di nuovo la gente accorse :
“Hai dimostrato un’altra volta di avere ragione !
Il tuo unico figlio ha perso l’uso delle gambe, ed era l’unico sostegno della tua vecchiaia.
Ora sei più povero che mai”.
Il vecchio di nuovo rispose :
“Sempre a dare giudizi, è un’ossessione.
Non correte troppo”.
Dopo qualche settimana il paese entrò in guerra, e tutti i giovani del villaggio furono reclutati dall’esercito con la forza.
Solo il figlio del vecchio fu lasciato a casa.
Di nuovo, gli abitanti del villaggio andarono dal vecchio :
“Avevi ragione : sei stato ancora una volta fortunato.
Forse tuo figlio rimarrà invalido, ma almeno è ancora con te.I nostri figli invece se ne sono andati, molto probabilmente per sempre.
Il vecchio, di nuovo, disse :
“Continuate sempre a giudicare.
Chi lo sa…nessuno lo può sapere veramente”.
Non giudicare, altrimenti puoi trarre delle conclusioni basandoti solo su dei particolari.
Una volta che hai espresso un giudizio, hai smesso di crescere.
Un sentiero finisce, e ne inizia un altro.
Una porta si chiude, e un’altra se ne apre…