Pubblicato il 12 Marzo 2005 da Veronica Baker
Il grande deficit ed il grande Vecchio
Il presidente della Federal Reserve Alan Greenspan non è “eccessivamente” preoccupato del disavanzo commerciale Usa e del forte indebitamento dei consumatori, ma ha aggiunto, invece, che le prospettive del bilancio statunitense lo tengono in sospeso.
“La soluzione del nostro deficit di partite correnti e del peso dei debiti delle famiglie non mi colpisce come estremamente preoccupante, mentre non è lo stesso per il nostro deficit di bilancio” ha detto Greenspan, parlando al Consiglio per le relazioni estere.
“Le nostre prospettive di bilancio sono, a mio giudizio, un ostacolo significativo alla stabilità di lungo termine perché il deficit di bilancio non è soggetto a una correzione diretta da parte delle forze di mercato che possono, invece, stabilizzare gli altri squilibri” ha detto il presidente Fed.
Passando a considerare le oscillazioni delle valute, Greenspan ha detto che gli investitori esteri finora si sono allontanati da attività in dollari solo in misura modesta.
Il presidente Fed ha ripetuto, però, che gli investitori stranieri potrebbero, a un certo punto, decidere che detengono troppe attività denominate in dollari.
Greenspan ha ribadito anche che, se il dollaro dovesse calare ulteriormente, gli esportatori esteri potrebbero decidere di non essere più disposti ad assorbirne l’impatto, attraverso una compressione dei profitti. In questo caso, i prezzi delle importazioni Usa salirebbero e il deficit commerciale sarebbe riassorbito.