Pubblicato il 26 Aprile 2005 da Veronica Baker
Gb, Brown : vendita oro FMI rimane sul tavolo
Il ministro delle Finanze britannico Gordon Brown ha dichiarato ieri in tarda serata che la sua proposta di vendere l’oro del Fondo monetario internazionale per finanziare la riduzione del debito che grava sui paesi poveri rimane in agenda nonostante l’opposizione espressa dagli Usa.
Brown ha detto che il direttore del Fondo Rodrigo Rato ha stilato un rapporto sulla vendita dell’oro che dovrà essere discusso nuovamente dai paesi del Gruppo dei Sette.
“E’ un argomento per il quale la sfida è, senza dubbio, sul tavolo” ha detto ieri Brown in una conference call dopo aver ricevuto il premio 2005 per l’impegno per lo sviluppo sponsorizzato da un centro Usa per lo sviluppo e da una rivista per la politica estera.
“C’è molto lavoro da fare nelle discussioni con gli altri paesi e la Gran Bretagna sta avanzando le proprie proposte per la soluzione di questo problema” ha detto Brown, aggiungendo che i membri del G7 sono a un soffio da un accordo per cancellare le porzioni di debito dei paesi poveri nei confronti della Banca mondiale e della Banca africana di sviluppo.
La riduzione del debito nei confronti dei paesi poveri è senz’altro una delle priorità da affrontare al più presto, specie dopo il maremoto che ha colpito zone già economicamente depresse.
Il problema è che in questo modo, vendendo oro in cambio di riduzione del debito, si importa dai paesi economicamente più poveri inflazione,dato che la vendita dell’oro sarà finanziata con la creazione di nuova moneta.
Notare che gli americani si oppongono ora,proprio quando la loro inflazione sta aumentando in modo sostenuto, ma che strano.
Dopo aver finanziato una ripresa con l’emissione di “carta verde” (leggi : $$ ,dollaro), e dopo aver manipolato il mercato dell’oro per decenni.
Questa è una delle cose meno note,vero?consiglio di guardare l’andamento del gold-future e delle consegne spot,cioè quelle fisiche.
E dato che circa il 90% del mercato su gold future è contrallato da…JPMorgan Chase.
Ah, dimenticavo : noi nell’UE siamo messi ancora peggio come M3,per cui l’inflazione tenderà ad aumentare in maniera ancora più drammatica che in Usa,non appena la BCE dovrà ritoccare verso l’alto i tassi (e lo dovrà per forza fare).
