Fine delle trasmissioni

Pubblicato il 8 Settembre 2009 da Veronica Baker


Fine delle trasmissioni

Uno dei rarissimi personaggi che ogni tanto per passatempo ho guardato in tv quelle rarissime volte che l’ho accesa nel corso degli anni (mai stata una fanatica, anzi).

Difficile aggiungere qualche cosa ai fiumi di inchiostro che sono stati e verranno usati nel corso delle prossime settimane.

Due ricordi personalissimi.

Nel primo, avevo sei anni, ero in prima elementare.

Un giorno andai con la mia mamma a trovare sul posto di lavoro il mio papà, che a quell’epoca lavorava in ufficio in Via Giovanni da Procida, proprio nel palazzo attiguo in cui viveva Mike.

Lo vedevo sempre in televisione alla sera (era un rito allora mettersi il dopocena intorno alla tv per guardare il giovedì sera i suoi quiz).

E quando scorsi (o mi parve di scorgere) da una finestra lontana – nell’attico – l’ombra furtiva di una figura, rimasi tutta contenta, perchè mi pareva di averlo visto dietro la finestra, e per me era come se lo avessi conosciuto.

Il secondo, invece, negli studi Mediaset di Cologno Monzese, quando lo incrociai casualmente nei meandri dei corridoi mentre stavo recandomi a partecipare a Doppio Slalom (1987).

Mi rimase impresso per la sua compostezza e per il suo discutere pacatamente con il fido Ludovico Peregrini, molto diverso da come me lo sarei immaginato.

A mio parere possedeva due doti fondamentali.

Era sicuramente simpatico.
Ma soprattutto sapeva fare ironia su se stesso.

Dote che possiedono solo i grandi e le persone dotate di vera umanità.
Un altro pezzo di miei ricordi del passato che se n’è andato.
Oggi si è spento quasi definitivamente  il tubo catodico.

Almeno, il mio.

Fine delle trasmissioni


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