Pubblicato il 7 Settembre 2009 da Veronica Baker
Don’t need U
[…] Stalking : termine inglese che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, perseguitandola ed ingenerando stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità, mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata.
Lo stalking può nascere come complicazione di una qualsiasi relazione interpersonale e chiunque può esserne vittima, è un modello comportamentale che identifica intrusioni costanti nella vita pubblica e privata di una o più persone[…]
Molte persone in questo mondo sono state in passato afflitte da comportamenti di tale genere.
Anche io ci sono passata, sia pure in forma lievissima (fortunatamente) ed uscendone abbastanza velocemente fuori : pochi giorni, forse nemmeno si potrebbe parlare di vero e proprio stalking in questo caso.
Devo però aggiungere che globalmente credo di avere già abbondantemente dato quest’anno.
Ci ho messo però un mese e mezzo per buttare fuori da me la sensazione di nausea che ne era scaturita, anche per la paura – ingiustificata, ma reale – che fossi dileggiata ed oggetto di scherno da parte dei soliti idioti se mi fossi confidata con qualcuno, soprattutto dello stesso ambito in cui è successo il fatto.
Non mi serve nessuna solidarietà a parole, nessun messaggio di comprensione da parte di coloro che sono capaci solamente di azioni di tipo virtuale e che farebbero troppa fatica a fare qualche cosa di reale per gli altri.
Astenersi curiosi e perditempo.
No, grazie, non ho bisogno di voi.
