Pubblicato il 24 Marzo 2023 da Veronica Baker
Le forme hanno perso consistenza e sostanza.
La dignità dell’umanità ha subito la stessa sorte.
Dignità dell’Umanità

Guardando i canoni della moda – e le misure delle modelle di un tempo – mi è venuto spontaneo fare un paragone fra le diverse epoche.
Misure oramai desuete quelle di una volta.
Con cui si può facilmente confrontare un mondo molto diverso da quello attuale.
Il confronto con le anoressiche mannequins contemporanee è inevitabile.
Un paragone fra le due epoche pare quasi essere una allegoria fra le diverse società, e racchiude nelle misure la chiave di lettura di un ben più vasto orizzonte sociale.
Forme abbondanti e rassicuranti – coronamento di gambe altrettanto solide, proporzionate come le colonne di un tempio classico – davano l’idea di una società solida e concreta, che aveva nell’insieme valori condivisi in ogni ambito : economia, lavoro, onestà, rispetto.
Quelle delle modelle moderne sono invece quasi inconsistenti, poggiano su due gambe decisamente precarie, e la loro figura lascia solo il posto all’immaginazione ed al virtuale.
Coerente con l’azzeramento moderno di valori come la solidità e la concretezza, e con l’esaltazione del futile e del virtuale.
Le forme hanno perso consistenza e sostanza.
La dignità dell’umanità ha subito la stessa sorte.