Pubblicato il 21 Ottobre 2021 da Veronica Baker
Madre Natura ama la bio-diversità.
Sfortunatamente, la nostra società invece la odia.
Come la natura ci ha creato
Prefazione
Stiamo vivendo un periodo cruciale per la esistenza della Umanità.
Ormai il cosiddetto “Great Reset” sta penetrando sempre di più ogni ambito e dimensione della nostra esistenza terrena : ad esempio, le pratiche di manipolazione genetica arbitraria sono già state trasferite dai vegetali e dagli animali all’Uomo.
Non si tratta più di sperimentazione, ma di un vero e proprio paradigma (per di più imposto) di gestione e riprogettazione della intera Umanità.
Lo spazio intorno a noi, e soprattutto il nostro corpo umano è perennemente sotto assedio.
Dall’esterno tramite una folle digitalizzazione che corre parallela allo sviluppo di tecnologie altamente intrusive come la implementazione della famigerata rete 5G, argomento che è già stato ampiamente trattato nella prima parte di questo lungo articolo.
Dall’interno tramite manipolazioni genetiche arbitrarie e piattaforme a mRNA imposte tramite “vaccini” sulla base di una inesistente emergenza sanitaria che altro non è che un nemmeno tanto velato tentativo di modificare il nostro DNA della specie degli umanoidi che tramandiamo di generazione in generazione dall’archivio genetico dell’Uomo di Neanderthal, di quello di Cro-Magnon e così via nella nostra evoluzione.
Se non ci opporremo immediatamente a questo processo, ben presto assisteremo alla completa estinzione di biodiversità presenti in Natura, saperi, memorie.
Ma soprattutto della nostra libertà e – conseguentemente – del significato stesso di essere umano.
La nostra libertà parte dalla difesa della Natura, del nostro patrimonio genetico, della nostra autodeterminazione, ma soprattutto della nostra bio-diversità, ormai letteralmente svuotata di ogni significato.
Occorre lottare con forza e soprattutto con la consapevolezza che se perdiamo questo nostro patrimonio genetico, non lo riavremo mai più.
Domani potrebbe essere già troppo tardi.
Introduzione

La tristissima vicenda di cui parlerò nel prossimo capitolo meriterebbe una capillare diffusione, dato che di fatto ha costituito la pietra miliare di tutti gli studi scientifici successivi che si sono svolti nel successivo cinquantennio.
Alla fine della lettura è impossibile non capire il perchè di certi comportamenti e la incredibile manipolazione mediatica a riguardo che viene compiuta giornalmente dai mass-media.
Esistono infatti delle aree del nostro cervello situate nelle regioni subcorticali, come l’ipotalamo e l’amigdala, che se lesionate provocherebbero la nostra morte perchè controllano alcuni processi fondamentali.
Senza di loro, perderemmo la nostra identità.
Quindi la nostra vita.
Purtroppo alcuni personaggi pensano di poter sempre dominare la Natura.
Invece è esattamente il contrario.
La Natura fa sempre il suo corso.
E si ribella sempre quando viene violata la sua interiorità più profonda.
Tutte queste manipolazioni genetiche arbitrarie avranno conseguenze devastanti a lungo termine.
Ah, John Hopkins Institute.
I peggiori scempi della storia medica sono arrivati sempre invariabilmente da qua.
John Money allora.
Anthony Fauci, Bill Gates e soprattutto Klaus Schwab oggi.
Con tutto il codazzo di professori universitari, medici, infermieri, giornalisti e politici.
Con a capo da sempre e comunque i soliti “noti” satanisti.
Non hanno minimamente rispetto per la natura umana.
E soprattutto per le individualità.
Considerandoci a torto tutti uguali.
La stragrande maggioranza dei governi mondiali oggi stanno compiendo con la intera umanità un “esperimento”, esattamente come allora John Money.
Il finale sarà il medesimo.
Non si può in alcun modo forzare nessun essere umano ad essere chi non è.
Il fallimento della teoria di manipolazione della Identità di Genere (o Gender Theory)

David Reimer venne alla luce nel 1967 come gemello maschio omozigota.
Alla nascita il suo nome di battesimo era Bruce.
Il suo fratello gemello invece si chiamava Brian.
All’età di 8 mesi, entrambi i gemelli furono ricoverati in ospedale per un normalissimo intervento di circoncisione.
Ma il chirurgo Jean-Marie Huot e l’anestesista Max Cham lo eseguirono utilizzando una macchina per cauterizzazione Bovie.
Una strumentazione medica normalmente non utilizzata per operazioni così delicate come la circoncisione di un neonato.
A causa della loro folle scelta il pene di Bruce fu irrimediabilmente danneggiato.
Naturalmente la circoncisione del suo gemello Brian fu immediatamente annullata.
I genitori di Bruce, ovviamente preoccupati per il futuro del proprio figlio, portarono immediatamente Bruce al John Hopkins Medical Center di Baltimora per un consulto con il Dr. John Money.
Uno psicologo ai tempi considerato un vero e proprio luminare nello studio dell’identità di genere sessuale.
Il Dr. Money era un convinto sostenitore della teoria per cui l’identità di genere fosse relativamente plastica nell’infanzia.
Pertanto si sviluppava principalmente grazie all’apprendimento sociale piuttosto che ad un qualcosa di “innato”.
Infatti verso la fine degli anni ’60 alcuni accademici di grido – fra cui il più famoso era senza dubbio John Money – credevano che tutte le differenze psicologiche e comportamentali tra maschi e femmine fossero acquisite durante i primi anni di età.
Il Dr. John Money è considerato il padre della cosiddetta Gender Theory (o Queer Theory, in italiano nota come Teoria del Gender), la quale, nonostante il fallimento conclamato dimostrato dalla tristissima esperienza riguardante David Reimer (ed in migliaia e migliaia di altre occasioni), continua ad affermare che la identità di genere sia interamente (od almeno in parte) costruita “socialmente” e che quindi sia improprio usare termini come “maschile” o “femminile”, ma piuttosto debba essere essere usata una terminologia “generica”.
In questo modo il Dr. Money riusci a convincere i genitori di Bruce che una operazione di riassegnazione di genere sarebbe stata l’opzione migliore per il futuro di loro figlio.
Quindi nel caso di Bruce lo psicologo riteneva che, siccome il pene non poteva essere in alcun modo ricostruito in modo completamente funzionale, era molto meglio dotare chirurgicamente in età adulta il piccolo di una vagina.
Bruce infatti avrebbe potuto apprendere nella sua infanzia assai facilmente una piena maturazione caratteriale come ragazza piuttosto che come ragazzo.
Per questo motivo all’età di 22 mesi fu eseguita su Bruce un’operazione chirurgica di orchietomia bilaterale.
E contemporaneamente la sua identità di genere fu riassegnata da maschile a femminile.
Il suo nuovo nome sarebbe stato “Brenda”.
Secondo il Dr.Money questo caso “clinico” era una prova particolarmente valida per dimostrare che la sua teoria di apprendimento sociale dell’identità di genere era corretta, una vera e propria situazione ideale.
In primo luogo, Bruce/Brenda aveva un fratello gemello, Brian.
I due bimbi avevano condiviso alla nascita una buona parte dei loro geni, ed anche l’ambiente intrauterino durante la gravidanza della madre.
Inoltre era in assoluto la prima riassegnazione dell’identità di genere (nell’infanzia) e ricostruzione degli organi sessuali (nell’adolescenza) effettuata su un neonato maschio che alla nascita non presentava alcuna anomalia di differenziazione sessuale.
John Money riportò i “progressi” di Brenda in tutti i symposium ed in tutte le pubblicazioni mediche per diversi anni.
Descrivendo il “caso John/Joan” come uno sviluppo nell’apprendimento dell’identità di genere femminile “perfettamente riuscito”.
Pubblicizzò questo “caso medico” in tutte le principali televisioni e giornali di caratura internazionale per sostenere pubblicamente la piena fattibilità della sua teoria di riassegnazione di identità di genere e di ricostruzione chirurgica degli organi sessuali.
Utilizzabile quindi anche in casi in cui non era presente alcun problema di intersessualità.
Quando Brenda raggiunse la adolescenza, le furono prescritti estrogeni per indurre ed aumentare lo sviluppo del seno.
Ma a questo punto – come da testimonianze fornite successivamente – Brenda viveva già le periodiche visite come traumatiche e non terapeutiche.
E per questo motivo la sua famiglia decise di non portarla più a Baltimora.
John Money a questo punto non pubblicò più nulla sul caso “John/Joan”.
Un comportamento che implicitamente indicava un perfetto successo della sua teoria di riassegnazione della identità di genere.
Conseguentemente per anni la letteratura medico-scientifica internazionale continuò a ritenere corretta la teoria di John Money.
Solo dopo due decenni la verità emerse in tutta la sua tragicità.
Brenda non si era mai sentita nemmeno per un momento una ragazza.
Inoltre era regolarmente emarginata e vittima di bullismo da parte delle coetanee.
Ed ovviamente né i vestitini femminili, né gli estrogeni somministrati in dosi massicce avrebbero potuto in alcun modo farla sentire di appartenere al genere femminile.
La sua identità di genere – che oggi sappiamo risiedere nel nostro cervello – era naturalmente maschile.

All’età di 13 anni, Brenda dichiarò ai suoi genitori che se fosse stata costretta a rivedere ancora una volta il Dr. Money, lei si sarebbe suicidata.
E finalmente nel 1980, i genitori raccontarono a Brenda tutta la verità sulla sua situazione.
Brenda in seguito affermò che nell’apprendere la verità per la prima volta si sentì nella sua vita davvero felice.
Ed a 15 anni decise di assumere un’identità di genere maschile, scegliendo come suo nuovo nome David.
Purtroppo al contrario la reazione del gemello Brian fu davvero traumatica.
Dopo avere appreso la verità sulla sua ex-sorella, iniziò a manifestare sempre più frequenti disturbi mentali ed a soffrire di schizofrenia acuta.
Successivamente David Reimer si sottopose ad un nuovo trattamento ormonale per invertire la inopinata riassegnazione al genere femminile effettuata da John Money.
Oltre a iniezioni di testosterone, una mastectomia e due operazioni di falloplastica.
Ben presto coronò il suo sogno d’amore e si sposò con la sua nuova compagna, diventando nel contempo padre adottivo dei tre figli che lei aveva avuto dal precedente matrimonio.
Il suo caso diventò di dominio pubblico nel 1997, dopo che David raccontò la sua storia a Milton Diamond, famoso studioso della sessualità umana e professore emerito alla Hawaian University.
Il suo intento ovviamente era di dissuadere qualunque altro medico nel mondo a trattare nel medesimo modo altri bambini che soffrissero alla nascita di una problematica simile alla sua.
Il famoso giornalista John Colapinto pubblicò inizialmente sulla rivista Rolling Stone un ampio resoconto della vicenda nel Dicembre 1997.
E successivamente raccontò dettagliatamente l’intera storia di David nel libro ”As Nature Made Him”.
Le royalties guadagnate con i diritti di pubblicazione fornirono a David Reimer una maggiore sicurezza finanziaria.
Ma poco dopo iniziò il suo nuovo calvario.
Si separò dalla moglie, visse gravi problemi familiari con i suoi genitori.
E soprattutto la morte del suo fratello gemello Brian nel 2002, dovuta ad un abuso di medicinali antidepressivi uniti ad un forte consumo di alcool.
Il già fortemente minato sistema nervoso di David non resse a questa ultima tragedia.
Decise purtroppo di suicidarsi con un colpo di pistola nel 2004.
Definizione di Identità di Genere
Cosa è realmente la GD (Gender Dysphoria)

Dunque, affrontare questo particolare argomento per molti significa affrontare la parte oscura che dentro di loro vorrebbero a tutti i costi sopprimere.
Ecco il perchè della prossima complessa trattazione di un argomento non solo troppo poco conosciuto, e che viene affrontato sempre dai mass-media con grande e soprattutto colpevole superficialità.
Ma soprattutto mostrerò come ancora una volta quella demoniaca alleanza fra governi, OMS e Big Pharma (il solito imprescindibile trinomio della falsità che ormai impera da decenni) ha diffuso nel corso degli anni una sistematica menzogna a qualsivoglia livello.
Infatti sviluppare una identità di genere è una questione che riguarda il nostro cervello.
In tutti i primati (incluso quindi l’uomo) il cervello presenta delle differenze congenite fra il genere maschile e quello femminile, dovute ad azioni genetiche ed ormonali.
La endocrinologia è una branchia della biologia e della medicina che si occupa del sistema endocrino, delle sue malattie e delle sue secrezioni specifiche note come ormoni.
Si occupa anche dell’integrazione degli eventi di sviluppo di proliferazione, crescita e differenziazione, e delle attività psicologiche o comportamentali di metabolismo, crescita e sviluppo, funzione dei tessuti, sonno, digestione, respirazione, escrezione, umore, stress, allattamento, movimento, riproduzione e percezione sensoriale causati dagli ormoni.
Il sistema endocrino consiste di diverse ghiandole, tutte in diverse parti del corpo, che secernono ormoni direttamente nel sangue piuttosto che in un sistema di condotti.
Pertanto, le ghiandole endocrine sono considerate ghiandole senza dotti.Gli ormoni hanno molte funzioni e modalità d’azione diverse ; un ormone può avere diversi effetti su differenti organi bersaglio e, viceversa, un organo bersaglio può essere influenzato da più di un ormone.
Quindi attraverso modi e tempi diversi il proprio cervello ed i propri genitali sviluppano il proprio genere :
Gli organi genitali attraverso processi endocrinologici e genetici piuttosto semplici.
Il cervello attraverso processi endocrinologici e genetici molto più complessi.
A causa di questi processi endocrinologici e soprattutto genetici così complessi possono sopraggiungere delle discordanze di genere fra il proprio cervello ed i propri organi genitali (= GD, Gender Dysphoria, in italiano Disforia di Genere).
“…perché in effetti non posso mica dare torto a chi trovi strano il fatto di desiderare di svegliarsi una mattina e di ritrovarsi in un corpo del genere opposto.
La mente però non deve cambiare, ma rimanere sempre la stessa.Non è certo una cosa normale.
Arrivi ad odiare totalmente la tua immagine e sei disposta a sopportare enormi sacrifici di ogni tipo per riuscire a trovare un’armonia che non hai mai avuto.
Se solo per un attimo riesci a comprendere questa situazione sei a buon punto per comprendere tutto ciò che è conseguente”.
Come avviene la mascolinizzazione degli organi genitali
Il processo consta essenzialmente in due fasi :
Mascolinizzazione delle gonadi attraverso l’azione del gene SRY (Sex determining Region Y).
Mascolinizzazione degli organi genitali esterni attraverso l’azione esclusiva del Dihydrotestosterone (DHT) sugli Androgeni Recettori, provocando la formazione del pene.
Problemi nella produzione oppure nella azione del DHT provocano casi di intersessualità.
Definizione di intersessualità
Si definisce intersessualità quando i diversi caratteri sessuali dimorfici sono mescolati in modo da portare caratteristiche biologiche sia maschili che femminili che di solito non si verificano nello stesso individuo.
Le condizioni intersessuali possono risultare in maschi con cromosomi XY, ma che possiedono genitali che sembrano quelli di una femmina.
In conformità con il loro aspetto genitale, sono tipicamente allevati come ragazze e continueranno a vivere come donne.Oppure una condizione di intersessualità può manifestarsi in una femmina con cromosomi XX ma che possiede genitali maschili.
Queste persone sono più spesso identificate alla nascita (o subito dopo), e sono di solito allevate come ragazze poiché saranno fertili come femmine.
Potrebbero anche, tuttavia, essere allevati come ragazzi.I ragazzi e le ragazze appena descritti hanno solo testicoli o ovaie e dal punto di vista medico sono chiamati pseudoermafroditi.
Alcune persone intersessuate hanno gonadi sia maschili che femminili : testicoli e ovaie o ovuli-testicoli combinati.Tali individui sono chiamati medicalmente veri ermafroditi, e possono avere genitali che sono anche un mix di quelli tipicamente maschili e femminili o non ambigui.
Oltre ad avere caratteristiche sia maschili che femminili nel loro corpo, una persona intersessuale può anche manifestare questi tratti nei suoi modelli comportamentali e nelle sue preferenze.
Una varietà di condizioni riconosciute cadono sotto la bandiera della intersessualità.
Un approfondimento sui geni e sugli ormoni
L’azione del DHT sugli AR (AR= Androgeni Recettori) è 4 volte più forte dell’azione del Testosterone (T = Testosterone).
L’azione del T è molto più complessa della azione del DHT.
AR ed Estrogeni Ricettori possono essere attivati entrambi dal T, mentre il DHT può attivare solo gli AR.Una completa azione del T sul cervello avviene durante la gestazione, ed esclusivamente nella parte basale del cervello e non nell’area corticale.
I tessuti basali sono principalmente l’ipotalamo, il sistema limbico, l’amigdala e le strie terminali.
Questi sono i principali sistemi basali che sono direttamente collegati alla nostra identità di genere.
Le regioni corticali del cervello, in seguito, dopo la nascita, saranno mascolinizzate dall’azione del DHT, ma non da quella del T.
Pochissimi geni sono importanti per le gonadi e la differenziazione dei genitali.
Ma la maggior parte di loro sono molto importanti per la differenziazione della identità di genere nel proprio cervello.
Principalmente nei tessuti basali.
Un possibile disaccordo di genere fra corteccia cerebrale e parte basale
Per cui a questo punto è possibile chiarire il seguente concetto fondamentale :
Un cervello di una donna sarà totalmente femminile, sia nella parte basale, sia nella parte corticale.
La stessa cosa per un uomo.
Il cervello di una donna GD M2F sarà femminile nella parte basale e maschile nella corteccia, e viceversa per un uomo GD F2M.

Inoltre lo stato emozionale della madre in alcuni casi può interferire nel processo di differenziazione neurale.
Una mamma sotto stress ha il proprio sistema immunitario debilitato.
Questo fatto può impedire la azione e la produzione del Testosterone.
Inoltre lo stato emozionale della mamma interferisce anche con il sistema endocrino del feto e può quindi disturbare la differenziazione della zona basale del cervello.
Un disaccordo di genere tra la parte basale del cervello (quella dove si forma la nostra identità di genere) e gli organi genitali (quella dove la società erroneamente ritiene si trovi l’unico sistema biologico che interferisce nella identificazione del genere sessuale) può quindi accadere.
Questa è la principale causa biologica del transessualismo.
Definizione di transessualità
Nel mondo reale, la/il potenziale transessuale alla nascita, non apparendo diversa/o dagli altri, è allevata/o secondo l’usanza, ragazzo o ragazza, esattamente come la società vede i suoi genitali.
A differenza della maggioranza dei bambini nati come intersessuali, non esiste allo stato attuale alcun modo di poter identificare immediatamente la sua potenziale transessualità.
Ecco perchè è assolutamente necessario utilizzare esclusivamente questo termine nel caso di adulti che manifestano i criteri diagnostici per la disforia di genere (GD) e non usarlo per i bambini.
Nel DSM-V (come già anche nel precedente DSM-IV) ci sono infatti criteri separati per la GD dei bambini (302.6) e la GD degli adolescenti e degli adulti (302.85), come già ai tempi hanno scritto i ricercatori americani (Frances, A., H. A. Pincus, et al., Eds. 1994).
Altri ricercatori come (Issay, R. 1997) e (Menvielle, E. J. 1998) sostengono invece che la cosiddetta GD nei bambini “non dovrebbe essere nel DSM perché potrebbe essere un sintomo di orientamento omosessuale“.
Ma altri studiosi come (Cohen-Kettenis, PT, 2001 | Zucker, K. J. 2001) trovano invece di valore questa considerazione come entità distinta “in modo tale che il suo trattamento possa essere gestito in modo appropriato“.
In particolare, la Dr. Peggy Cohen-Kettenis ha riscontrato che “una grande percentuale di quei bambini che manifestano GD da bambini (17 su 74), da adolescenti continuano a mostrare comportamenti disforici di genere ed hanno richiesto la chirurgia di riassegnazione“.
Anche dei traumi molto profondi avvenuti nella primissima infanzia possono esserne causa.
Un bambino potrebbe avere un conflitto di identità di genere, ma tali conflitti, come riportato da (Green, R. ,1987 | Zucker, K. J. and Bradley SJ, 1995) talvolta possono risolversi in una condizione di omosessualità.
Infatti quando questo fatto accade, un trauma PTSD (Post Traumatic Stress Disorder) è molto probabilmente la causa principale di situazioni GD o più frequentemente GDNOS (Gender Dysphoria Not Otherwise Specified).
Questi traumi PTSD possono sviluppare il desiderio di essere una persona nuova, diversa.
Anche nella propria identità di genere.
Situazioni di tipo PTSD mostrano sempre alcuni segni peculiari che una GD congenita non mostra.
E’ molto più probabile avere una persona sofferente di un disordine mentale unito ad una situazione PTSD che causa uno stato di GD rispetto ad un altro che invece soffre di una GD congenita.
Un caos genetico molecolare
Processi deterministici come quelli genetici ed endocrinologi descritti in precedenza, anche solo in presenza di piccolissime alterazioni nella fase iniziale, possono causare risultati di tipo caotico.
Probabilmente l’identità di genere è il risultato di un caos deterministico innescato da processi sia genetici, sia endocrinologici che avvengono nei diversi tessuti del nostro corpo.
Almeno 54 geni, di cui alcuni veramente complessi, partecipano a questi processi.
Per questo motivo delle piccole differenze e mutamenti in alcuni geni, come per esempio gli androgeni recettori AR, possono generare alcune di quelle che possono essere chiamate situazioni deterministiche di tipo caotico.
Immaginiamo cosa possono causare 54 geni insieme.
Uniti ad un possibile stato emozionale della madre durante la gestazione.
Ed inoltre ulteriori fattori di tipo endocrino.
Esistono almeno 3 tipi caratteristici di sindrome genetiche AIS, come riportato dalle ricerche effettuate da (Diamond M., Watson LA, 2004) :
Complete Androgen Insensitivity Syndrome (CAIS).
Partial Androgen Insensitivity Syndrome (PAIS).
Mild or Minimum Androgen Insensitivity Syndrome (MAIS).
Da cui si può definire che :
CAIS causa sempre una sindrome specifica, conosciuta come sindrome di femminilizzazione testicolare o sindrome di Morris.
PAIS può originare alcune situazioni di intersessualità e talvolta possibili casi di GDNOS.
MAIS può portare a situazioni GD.
Naturalmente casi di GDNOS e di GD non sono esclusivamente determinati da possibili situazioni di AIS.
Altra sindrome di origine ormonale da segnalare è la Iperplasia Surrenale Congenita, più nota come Sindrome Adreno Genitale (SAG)
Risultato di centinaia di mutazioni genetiche al DNA del recettore degli androgeni (Gottlieb B, Beitel LK, Lumbroso R, Pinsky L, Trifiro M. 1999), l’AIS si manifesta con una notevole incapacità di una persona che ha cromosomi sessuali XY di rispondere agli androgeni.
Questa incapacità si verifica nonostante la presenza di testicoli e la tipica produzione, trasporto e metabolismo del testosterone, come ad esempio riportato nel lavoro di (Batch JA, Patterson MN, Hughes LA. 1992)
Infatti, come già riportato in precedenza, una particolare conseguenza è l’incapacità relativa o completa di rispondere al testosterone od al dihydrotestosterone che è cruciale per l’organizzazione e l’attivazione delle caratteristiche anatomiche e neurali che sono necessarie per il tipico sviluppo maschile.
A tale riguardo, fondamentali sono i risultati degli studi di (Imperato-McGinley J, Zhu Y-S. 2002 | McEwen BS. 1983| Hines M. 2002).
Chi nasce con una sindrome genetica AIS ha genitali che possono avere un aspetto tipicamente femminile (AIS completa o CAIS) od ambiguo con caratteristiche che vanno dal tipico maschile al tipico femminile (AIS parziale o PAIS) come mostrato ad esempio nella prossima figura.
La risposta dei tessuti agli estrogeni è presente e si verificano lo sviluppo del seno e altri segni di femminilizzazione.
Gli organi riproduttivi interni femminili mancano o sono vestigiali ed i derivati del dotto di Wolff persistono, come mostrato ad esempio da (Quigley CA, De Bellis A, Merschke KB, El-Awady MK, Wilson EM, French FS. 1995 | Imperato-McGinley J, Zhu Y-S. 2002 | Grumbach MM, Huges IA, Conte FA. 2003).
Non è stata scoperta alcuna relazione tra la mutazione del gene ed il fenotipo.
L’infertilità è comune.

I neonati con CAIS appaiono femmine alla nascita e sono allevate come ragazze.
A meno che non ci sia una AIS nota o sospetta nella famiglia, o che non vengano rilevati testicoli inguinali, queste ragazze tipicamente non vengono diagnosticate fino alla pubertà.
La vagina può essere corta e cieca e può aver bisogno o meno di un allungamento, come mostrato ad esempio nel lavoro di (Quigley CA, Friedman KJ, Johnson A, Lafreniere RG, Silverman LM, Lubahn DB, 1992).
Lo sviluppo del seno si verifica, ma lo sviluppo dei peli pubici e ascellari è rado o assente.
Quando le mestruazioni non si verificano, immediatamente allora si cercano le cause.
Coloro che invece nascono con PAIS di solito vengono notati alla nascita o subito dopo.
A seconda del grado di mascolinizzazione dei genitali, il bambino può essere cresciuto come un ragazzo o una ragazza.
L’AIS è una condizione ereditaria che si propaga come una sindrome X-linked recessiva a singolo gene che può manifestarsi in modo diverso nei figli degli stessi genitori.
Un bambino in una famiglia può essere cresciuto come maschio, mentre un altro può essere cresciuto come femmina, come ad esempio è stato evidenziato negli studi di (Evans BAJ, 1997).
Riflessioni finali
1.Una persona può avere organi genitali maschili e cromosomi di tipo XY, e sviluppare in modo naturale una identità di genere femminile, oppure viceversa.
Questa è la principale causa della maggior parte dei casi di transessualismo.2.É molto pericoloso fare una operazione di riassegnazione degli organi genitali nei bebè o nei bambini molto piccoli.
E’ assolutamente necessario aspettare che il bambino cresca e manifesti spontaneamente la sua identità di genere.
Solo allora si potrà decidere quale sarà la migliore scelta.3.Si ritiene erroneamente che conoscendo i cromosomi, le gonadi e gli organi genitali si conoscano tutti gli aspetti della identità di genere e del sesso biologico di un individuo.
In realtà sono solo in parte noti.
A tutt’oggi la scienza non ha ancora fornito tutte le risposte a riguardo.
4. Una testimonianza reale
Open eyes, open minds

L’eco delle ormai (solite) gazzarre causate ancora una volta dai (soliti) satanisti fedeli al Nuovo Ordine Mondiale rimbombano ormai incessantemente quasi tutti i giorni su tutti i mass-media mondiali.
Questo capita a causa di quell’agenda abominevole denominata “transumanismo” promossa da quel pazzo a capo del WEF dal nome Klaus Schwab che pretende di azzerare qualsiasi differenza esistente fra i due generi in nome di una neutralità androgina che semplicemente è la nostra riduzione a robot senz’anima.
Ma il percorso per arrivare fino a questo punto non è certo iniziato recentemente, anzi.
Sono purtroppo decenni che va avanti incessantemente con il beneplacito dei governi mondialisti.
A riguardo, posso dare solo un consiglio.
Vale per ogni notizia che ha grande eco sui mass-media.
Dubitate sempre di chi ha solo grandi certezze.
Ed (almeno provate ad) ascoltare chi ha anche dei seri dubbi.
In quanto la vera saggezza sta anche nel saper riconoscere la propria ignoranza.
Il ruolo fondamentale del Nuovo Ordine Mondiale nella diffusione della Gender Theory
A nessuna persona che intraprende un reale cammino di transizione verrebbe per un solo secondo in mente di farsi chiamare con un nome di battesimo al maschile.
E’ considerato il più grande insulto e la più grande mancanza di rispetto.
Naturalmente mi sto riferendo a Vladimir Luxuria.
Ma perchè è stato tanto pubblicizzato tale insulso personaggio ?
Le solite tre letterine : NWO (per chi non ricordasse l’inglese, Nuovo Ordine Mondiale).
Infatti fino all’anno 2000 si era distinto solamente per avere gestito un paio di discoteche gay di Roma (Degrado e MuccAssassina) e per avere organizzato durante il Giubileo uno spogliarello in p.za S.Pietro.
Le autorità locali infatti allora avevano autorizzato in contemporanea al Giubileo la parata del Gay Pride a Roma.
Oltre a tutte una serie di “simpatiche” iniziative che erano servite solo ad aumentare i contrasti con la comunità ”normale”.
Una questione storica che evidentemente si perde nella notte dei tempi.
Il mondo dei diritti sociali “diversi” in Italia è sempre stato in mano politicamente alla sinistra più estrema, in contrapposizione naturalmente all’imperante bigottismo di stampo cattolico (il solito reiterato e ben noto concetto del “Divide et Impera” di talmudistica memoria).

Inoltre c’è una ulteriore questione.
Nel linguaggio nazional-popolare, nella cultura del popolino, chi si veste da donna ed è nato maschio è “semplicemente” gay.
Ed all’uomo comune della strada che a malapena sa leggere e scrivere è facile far credere una cosa per un’altra.
Ecco il perché è stato creato questo personaggio esclusivamente ad uso e consumo del mainstream, così come tutti gli altri creati in carta carbone un po’ in tutto il mondo, che fondamentalmente si ispirano alla folle Gender Theory promulgata nel 1969 da Virginia Prince, frutto a sua volta della definizione allora coniata dal tristemente famoso John Money citato all’inizio (a cui ovviamente si è “ispirato” a sua volta anche tale Klaus Schwab).
Ovviamente i tratti fondamentali di tutti questi “personaggi” sono sempre gli stessi : ferventi marxisti, ostentata ambiguità, dichiarata omosessualità od ancora più precismente androginia (per ingraziarsi gli oscuri satanisti devoti a Baal/Baphomet).
Tutti aspetti fondamentalmente importanti, proprio quelli su cui si basa la frode.
Il resto del gioco sporco è stato ovviamente compiuto dai mass-media, che da sempre hanno calcato esclusivamente la mano sulla morbosità, in modo tale da portare la attenzione del pubblico esclusivamente verso aspetti scandalistico/morali e non verso il nocciolo del problema.
In questo modo hanno potuto anche reiterare all’infinito il concetto aberrante di “uguaglianza dei generi” promulgato sempre dai medesimi talmudisti/sionisti/satanisti per cui tutte le persone sono uguali fra loro e devono essere considerate e trattate allo stesso modo.
Invece si dovrebbe parlare di pari opportunità, e non certo di uguaglianza.
I reali numeri della incidenza della Disforia di Genere nella popolazione mondiale
Si stima infatti che rispetto alla popolazione globale, il numero delle/dei transessuali (sommando i due casi simmetrici M2F ed F2M) sia dello 0.012% del totale, mentre la popolazione omosessuale nella sua globalità è circa il 10% del totale, come riporta fra gli altri l'(International Journal of Transgenderism, 2008).
Ecco il perchè i falsari della cosiddetta Gender Theory, dovendo raggiungere per una questione di “utilità” un certo numero della popolazione sia per un fine prettamente “scandalistico”, sia per poter “convincere” della bontà della loro “teoria” il maggior numero di anime possibile, da più di 50 anni stanno manipolando le cifre reali.
Niente di nuovo per chi conosce i metodi utilizzati da sempre dal cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale.
Terapia ormonale sostitutiva e non certo “apprendimento sociale”
“Un’esperienza lunga, complessa, stimolante, bellissima, meravigliosa.
Ma anche allo stesso tempo frustrante, piena di lacrime e di dolore.All’inizio devi ammettere nei confronti di te stessa che non sei la persona che hai mostrato di essere fino a quel momento.
A questo punto devi contattare un centro specializzato che cercherà sia di capire le ragioni del tuo disagio interiore, sia di prepararti ad affrontare le problematiche cui dovrai andare incontro.Ti capiterà di piangere perché ritieni di essere l’unica persona al mondo in questa condizione.
Oppure avrai una paura folle di rivelarti agli altri ed essere giudicata per come sei.Tecnicamente invece con il termine transizione si intende l’adeguamento del proprio aspetto al genere cui senti di appartenere.
Per cui, per prima cosa terapia ormonale sostitutiva.
Che effetto ha ?Divieni piano piano congruente con chi sei.
Gli ormoni iniziano a femminilizzare il corpo, ammorbidiscono la pelle, modificano la struttura muscolare, ridistribuiscono il grasso del corpo, addolciscono i lineamenti del volto, producono un aumento di volume del seno.
Successivamente sarà il tempo della chirurgia e dei ritocchi estetici”.

Ovviamente le cure mediche normalmente prescritte (non solo in Italia, ma in generale un po’ in quasi tutto il mondo), tanto caldeggiate da Big Pharma si ispirano a principi completamente opposti, e, di conseguenza, servono piuttosto a deprimere e non a rendere felici.
Infatti solitamente non sono prescritti farmaci femminilizzanti, quindi estrogeni.
Ma piuttosto anti-mascolinizzanti, quindi anti-androgeni (naturalmente nel caso simmetrico F2M la teoria ormonale sarà opposta).
Nella loro logica aberrante : se ti vuoi vestire da donna, sei gay, quindi vuoi solo essere sodomizzato.
Quindi dosi da cavallo di Androcur o di Diane 35 (il primo in particolare è un farmaco tristemente famoso e bandito già da un ventennio dalla US Food and Drug Administration per i suoi pericolosissimi effetti collaterali depressivi) oppure di Finasteride (un blando anti-androgeno, di solito utilizzato per rafforzare il cuoio capelluto e ritardare la caduta dei capelli).
Ed il minimo indispensabile (se non proprio nulla) di estrogeni.
La scusa ?
Gli estrogeni – secondo Big Pharma – possono essere molto pericolosi.
Talvolta vero.
Ma in questo modo la femminilità non la vedi nemmeno con il binocolo.
“Moltiplicare la dose per 3 di estrogeni e vedere la reazione tollerata (naturalmente dopo analisi del sangue scrupolosissime).
Perché, a priori, i laboratori non commercializzano farmaci con dosi, diciamo, pericolose (in dosi massime).Lasciano sempre un margine.
Ecco perché il mio medico, di quelle coscienziose, ha moltiplicato per i primi quattro anni le dosi normali fino ad un fattore 3.
Sapeva benissimo che avrei tollerato la cura, sia da un punto di vista fisico, sia soprattutto da un punto di vista mentale“.
Naturalmente se invece qualcuna (e purtroppo sono davvero tante, forse la maggioranza) prova ad impiantare nel proprio corpo delle protesi in silicone senza avere intrapreso alcuna cura ormonale in precedenza (seguendo i consigli di qualche “dotto” medico che segue la cosiddetta Gender Theory) o – ancora peggio dopo avere seguito i “classici” protocolli medici provenienti da Big Pharma – ottiene praticamente sempre risultati molto scadenti dal punto di vista estetico, con conseguente (come minimo) forte depressione.
Allora entrano in gioco gli psicologi “di Stato” ed i gruppi di “aiuto-aiuto”, che manipoleranno ancora di più le menti di persone che già vivono in uno stato di grande difficoltà e che alla fine saranno indirizzate come e dove vogliono loro.
Nuovi iscritti ai loro “movimenti”.
Ecco perché – chi può – se ne va all’estero.
“L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare“ sin dalle fondamenta.
Solo che, come ho già detto più volte, occorre avere una grande cultura ed anche (soprattutto) buone possibilità economiche.
Strutture pubbliche e precetti etici da seguire. La importanza della cosiddetta RLT (Real Time Life)
I centri pubblici (in particolare in Italia) sono molto pubblicizzati e sbandierati come “i migliori del mondo“.
Ma in realtà sono lontani anni luce da qualunque paese civile.
Il fatto che esistano strutture pubbliche dove sia possibile avere un intervento di riassegnazione non è certo una cosa di cui potersi vantare, se poi le medesime sono inabili a fornire sia una chirurgia al passo con i tempi, sia strutture sussidiarie adeguate.
Si potrebbe stilare una serie di precetti che dovrebbero essere sempre seguiti passo dopo passo :
Qualità della vita.
Capacità di relazionarsi.
Autostima.
Risoluzione problematiche nei rapporti esterni.
Equilibrio interiore.
E’ evidente che ognuno di questi sia fondamentale per poter avere una esistenza serena.
Direttamente collegati all’aspetto esteriore, così tanto fondamentale oggi nella nostra società.
Non servono solo (anzi, servono a ben poco) documenti a posto.
“Iniziare a vivere a tempo pieno come membro del nuovo genere.
Non è un momento facile.
Perché il tempo immediatamente precedente alla cosiddetta Real Life Time è il periodo delle confessioni e del graduale coming-out.Se i problemi sono solo di facciata con banche, colleghi di lavoro, burocrati comunali, con le persone più care spesso è un compito davvero arduo”.
Ed è altresì chiaro che – quando una persona “ce la fa“ – viene vista da quelle che non raggiungono il medesimo obiettivo molto spesso con distacco o come una privilegiata.
In fondo diventa la classica guerra fra poveri.
Uno sguardo ai freddi numeri italiani
In Italia si rivolge a strutture pubbliche circa il 95-97% di chi segue l’iter.

Le motivazioni sono piuttosto semplici da comprendere : principalmente la non conoscenza di una lingua straniera ed i costi in questo caso interamente non coperti dal Sistema Sanitario Nazionale.
D’altra parte, con una legge datata 1982 (Legge 164 del 14 Aprile riguardante la rettifica della Identità di Genere), con una scienza che è andata avanti da allora anni luce, c’è poco da aggiungere.
Riguardo il mantenimento del posto di lavoro ci sono (almeno in teoria) normative sindacali anti-mobbing rigorosissime.
Il problema è che un conto è mantenere il posto, un altro è riuscirci a vivere.
Le discriminazioni ci sono eccome.
Poi naturalmente esistono le eccezioni.
Più basso è il livello culturale, peggiori saranno le condizioni di lavoro.
Maggiore è l’ignoranza, maggiore e direttamente proporzionale sarà l’intolleranza nei confronti di tutto ciò che non è conforme o diverso.
Come credo religioso, colore della pelle, cultura, orientamento sessuale.
Non si può quindi prescindere da una corretta informazione scientifica.
Proprio quella che il Nuovo Ordine Mondiale fa di tutto per occultare.
Signor Giudice…
I soliti (ig)noti – nella loro pretesa di essere Dio e di perfezionare il mondo a loro immagine e somiglianza – in questo momento stanno distruggendo i (nostri) diritti umani, la proprietà privata, la libertà di culto.
Essenzialmente tutto ciò che ha reso grande l’Occidente.
Semplicemente giocano ad essere Dio.
Perché non credono in nulla tranne che in quell’entità astratta e materialistica che è lo Stato.
Vedono qualsiasi altro credo – compreso la bellezza della nostra Madre Terra – come una debolezza dell’Umanità.
Una fantasia simile a quella di Babbo Natale.
Per questo motivo si oppongono invariabilmente a tutte le persone che credono nella libertà.
Ovviamente odiano le individualità, le eccellenze.
Tutte queste persone hanno un disprezzo totale per la vita, per la felicità, per la bellezza, per l’amore.
Desiderano esclusivamente il potere perchè si ritengono le uniche persone “giuste” nel mondo.
E tutte le altre una “feccia” indegna di vivere.
Solo quando si conoscono personalmente è possibile comprendere l’odio che sta dentro di loro.
E se capita di avere a che fare con qualcuno di loro in ambito giudiziario…auguri !
Vogliono avere l’ultima parola a tutti i costi.
A riguardo, posso raccontare la mia (fortunatamente unica) esperienza.
Eh, sì, perchè nell’ambito della legge 164/82, prima di poter (eventualmente) procedere al passo successivo occorre promuovere una vera e propria causa civile nei confronti della stato italiano.
Il giorno della prima udienza presso il Tribunale di Milano, sezione IX civile (concessa dopo più di un anno di attesa), il giudice Maria Cristina Canziani (politicamente schierata con Magistratura Democratica) non appena entrai nell’aula (udienza ovviamente a porte chiuse), sotto lo sguardo attonito dell’avvocata che seguiva il mio caso e che quindi quel giorno mi stava accompagnando, iniziò ad investirmi di espressioni davvero infamanti e soprattutto lesive della mia dignità.
Ovviamente senza lasciarmi mai replicare.
Epiteti come “lei è un evidente caso di falso”, “lei sta soltanto impersonando una persona che non è”, “questo è un evidente inganno nei confronti dello Stato italiano”, “lei non ha alcun diritto di replica in questa situazione” e “nomino immediatamente e con urgenza una contro-analisi che smaschererà immediatamente questa indegna truffa e vedremo finalmente chi ha ragione” non potrò naturalmente mai dimenticarli.
Espressioni indegne di una qualsiasi carica istituzionale.
Figuriamoci se pronunciate da un magistrato.
Sinceramente in quel momento stavo per aggredirla fisicamente.
Oppure insultarla pesantemente.
Solo il mio forte autocontrollo mi ha fatto desistere da azioni improprie che mi avrebbero fatto passare davvero dei grossi guai.
Passa una settimana.
Appuntamento alla stessa ora.
Naturalmente stessa sezione del Tribunale.
Mentre stavo aspettando di essere convocata all’interno dell’aula, si avvicinò a me una signora minuta e davvero molto gentile, che presentandosi con stupore esclamò :
“Ah, è lei ?
Basta solo guardarla negli occhi per capire tutto, figuriamoci il resto.Non si preoccupi, ha già di fatto passato la perizia, anche se naturalmente dovremo ripetere tutto l’iter burocratico come richiesto dal magistrato”.
Era la “perita” nominata dal giudice, dr. Roberta Ribali.

In poco più di un mese la nuova “analisi” fu completata.
La giudice non solo fu costretta ad accogliere la domanda.
E questo era scontato.
Ma nelle motivazioni dovette (immagino a denti stretti) ammettere che ero “un soggetto di alto livello culturale ed intellettuale.”
Un giudizio che deve esserle costato molta fatica.
Non fissò più alcuna udienza – come è invece prassi comune – e semplicemente lasciò in cancelleria (dopo ben tre mesi di attesa) la sentenza finale senza più farsi vedere dalla sottoscritta.
Si scoprirà alla fine che la prima perizia che avevo presentato – ovviamente con traduzione giuridica dall’originale in lingua inglese – scritta da una collaboratrice del Dr. Milton Diamond non era stata accettata “per la mancanza di un timbro in una pagina che ne rendeva indeterminata la provenienza“.
Un comportamento che è sempre e comunque invariabile sia nel tempo che nei personaggi.
Non cambiano mai, e poi mai.
Fortunatamente nel mio caso interloquii con una persona molto preparata.
Oltre che donna dai modi davvero squisiti.
Non solo mi definì una “persona di alto livello intellettuale e culturale”.
Non solo mi diede la valutazione massima possibile per quando riguarda i “canoni di valutazione per l’autorizzazione alla rettifica per adeguamento alla sostanziale natura femminile” richiesti dal Tribunale.
Ma soprattutto mostrò di apprezzare veramente la mia individualità di pensiero ed in particolare il mio modo di essere.
Aiutandomi a comprendere che in realtà ero già perfetta in quel momento.
Imperfettamente perfetta.
Avrei dovuto solo aprire il mio cuore maggiormente alle emozioni ed all’amore.
Un’esperienza che lasciò un segno indelebile nella mia anima più profonda.
Riflessioni finali
Molto spesso la Vita è fatta di forti contrasti.
Spesso quando siamo felici non tardano a colpirci inesorabilmente eventi meno piacevoli.
Ma d’altro canto la sofferenza non è l’unica cosa che proveremo.
Dopo torneranno sempre l’incantesimo e la magia.
L’importante è non scendere MAI e poi MAI a patti con il male.
Perchè ciò che è la nostra forza, è la nostra immortalità…è la nostra anima.
Quella che in questo momento a tutti i costi dobbiamo preservare.
E ,soprattutto, occorre sempre non avere paura di affrontare le sfide più difficili che dobbiamo affrontare nel nostro cammino in questa Vita terrena.
© 2021 Veronica Baker All rights reserved
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