Pubblicato il 22 Maggio 2013 da Veronica Baker
Cattocomunismo simbolo (e ragione) del declino ita(g)liano
I problemi sono sicuramente complessi, ma a mio avviso è troppo semplice pensare che basti fare delle riforme radicali per poter cambiare la mentalità di un popolo (e non solo il nostro, beninteso) che ormai è la brutta copia di quello che era un tempo.
E purtroppo, le nuove generazioni non solo non sono all’altezza, ma anche e soprattutto sono presuntuose all’inverosimile, perchè si ritengono acculturate nonostante siano in massima parte totalmente incapaci di usare la propria testa in modo autonomo.
A mio avviso il nocciolo è semplicemente uno : il (triste) declino dell’intelligenza umana .
Quella individuale e quella collettiva.
Quella inconscia che guida l’istinto di sopravvivenza.
Quella conscia che guida la facoltà di capire, apprendere, giudicare, e quindi distinguere il bene dal male.
Globalmente la gente è meno lucida, meno sveglia, di quando non aveva quello che serve (o che dovrebbe servire) a coltivare l’intelligenza : scuola accessibile a tutti, abbondanza e immediatezza delle informazioni, internet, tecnologia che rende la vita più facile.
Prima occorreva risolvere tutto da soli , ragionare e pensare con la propria testa.
Oggi no, perché anche nelle piccole cose quotidiane la società fornisce soluzioni già pronte. Decisioni già prese, pensieri già elaborati confezionati pronti all’uso come cibo già cotto.
Basta pensare a Google ed alle sue funzioni di correzione automatica delle parole di ricerca, oppure all’utilizzo dei social network, oppure a Wikipedia ed il suo progetto di sapere “comune”.
O, peggio, ai traduttori in rete presenti, che correggono gli errori e addirittura forniscono suggerimenti , rendendo la comprensione di un testo in lingua straniera più semplice ed esentandoti dal dovere di conoscere la “consecutio temporum” e l’ortografia.
Sgravandoti da ogni senso di responsabilità.
Ma portandoti all’ottusità.
Ergo, la gente non pensa più.
O (peggio) pensa, ma senza pensare con la propria testa.
Chiaro quindi che da noi in particolare il cattocomunismo, miscela di due ideologie altamente negative, abbia avuto da noi vita sempre più facile e con gli anni si sia incancrenito e metastatizzato nel tessuto sociale dell’intero paese (spesso nella sua accezione più infida – e diffusa globalmente – che è il pensiero progressista radical-chic, buonista con coloro che ritengono inferiori e classista contro coloro che detestano), invadendone in modo irrimediabile tutti i gangli : industria, pubblica amministrazione, giustizia, sanità, istruzione.
Basta guardare la superficialità di milioni di ita(g)liani che continuano a non capire che cosa stia accadendo veramente intorno a loro (ma ne percepiscono le conseguenze) e che soprattutto hanno paura di sentirsi dire le cose come stanno realmente.
Una situazione dove si intrecciano la mancanza di comprensione degli argomenti chiave e la disinformazione,un humus creato ad arte per anni dai mass-media prezzolati dal Vero Potere che ha rincoglionito persone ormai incapaci di discernere le notizie giuste da quelle scorrette : il metodo della cosiddetta bulimia dell’informazione, che colpisce più le persone con grado d’istruzione superiore (laureati) che quelle semplici (capaci ancora di ragionare con la propria testa proprio perchè meno acculturati e quindi indottrinati).
La piovra oramai ha invaso ogni angolo, ed è impossibile estirparla.
Ed i cittadini veramente onesti devono ormai purtroppo temere lo Stato , la Giustizia ed il Fisco, che possono fare a pezzi chiunque in qualunque momento , come in un qualsiasi regime autarchistico.
Riguardo a personaggi come Barnard (giornalista divulgatore), Bagnai, Borghi e simili (ci metto in mezzo anche Giannino, non certo diverso da costoro ma che ha invece pagato per tutti), li ritengo invece che non siano altro che degli accademici riciclatori, cioè personaggi che non fanno altro che riciclare il lavoro fatto da altre persone, che naturalmente non citano mai tranne che se loro colleghi o adepti.
E che dall’alto della loro “importanza” e dei loro titoli (talvolta pure inventati, cosa ridicola a mio avviso perchè la competenza in un campo di una persona è assolutamente slegata dal suo percorso di studi) si spacciano come dei guru aventi la bacchetta magica per risolvere una situazione che invece – per i motivi sopra elencati – è irrecuperabile o quasi (se non dopo un evento altamente traumatico che di fatto resetti completamente tutto).
Ma occorre parlarne, sempre e comunque, perchè in questo modo si alimenta il sistema e – soprattutto – si guadagna molto più facilmente che facendo qualcosa di concreto agendo.
Perchè parlare è facile, ma agire è più difficile, perchè occorre metterci la faccia e soprattutto dimostrare di avere delle capacità mettendosi veramente in gioco.
Mentre per parlare ed essere pagati per farlo è decisamente più semplice : basta esporre un titolo od essersi creato una fama ad hoc (basta pensare alla popolarità guadagnata dall’orrendo “tuttologo” Travaglio).
Oggi si parla tanto ed a vanvera, e si fa poco o nulla.
Ma perchè alla fin fine ?
Non solo perchè alla grande maggioranza della gente va ancora bene così.
Ma perchè grazie al proliferare di Internet (soprattutto dopo l’avvento dei social-network) si è invogliata la gente a parlare ed a sfogarsi in rete dando l’illusione di poter essere liberi di potersi esprimere .
In questo modo si può autoalimentare nel tempo un meccanismo che diventerà sempre più forte con il passare del tempo e che può permettere di speculare ignobilmente sul pessimismo che a macchia d’olio si diffonderà sulla gente (basta pensare cosa sia realmente il M5s e soprattutto alla funzione di Grillo).
Argomentando in modo pratico e soprattutto diretto ,non occorre mica avere un Nobel per sapere che le banche (e non solo da noi) non prestano più a chi reputano a rischio solvibilità (quindi praticamente a chiunque oggi voglia accedere ad un prestito, vista la scarsità di capitali freschi a disposizione del privato cittadino o del piccolo imprenditore).
E questi purtroppo spesso devono ricorrere a finanziamenti di usurai e dagli strozzini (ed oberati sempre di più dall’aumento della pressione fiscale), ma concedono credito esclusivamente a coloro che possono facilmente restituire i fondi loro concessi , cioè chi materialmente li ha già disponibili nel conto corrente e quindi con garanzia di solvibilità al 100% ; in pratica quindi esclusivamente a soggetti che fanno già parte del mondo economico/finanziario.
Ma in questo modo tutto il denaro stampato dalla Banche centrali non finisce in circolo nella economia reale, ma rimane allocato in posizioni statiche.
Non solo perchè in questo modo si accede a tassi notevolmente agevolati e si hanno maggiori possibilità di poter fare degli utili, ma soprattutto perchè il rapporto risk/reward (cioè fra il rendimento atteso ed il rischio di avere una perdita) è più basso.
In pratica,in questo momento è molto meno pericoloso (e per altro è anche più remunerativo) per una banca investire in una attività finanziaria piuttosto che finanziare una attività imprenditoriale (tranne il caso ovviamente di grosse aziende o multinazionali) dove il rischio di fallimento (e quindi di subire una minusvalenza) è molto più alto .
Da un punto di vista prettamente numerico purtroppo il ragionamento non fa una grinza.
Certo, trattasi di un fenomeno che non può creare nè ricchezza, nè una ripresa della economia reale , ed infatti per definirlo ho creato il termine EcoAnemia, ed è un fenomeno che andrà avanti molto a lungo se non all’infinito perchè assimilabile ad un ramo di iperbole equilatera (dell’impoverimento collettivo) , altro termine da me coniato (e di cui di entrambi ho il copyright registrato) all’epoca dell’insediamento dell’orrendo Monti.
Ma le banche – contrariamente a quanto fatto fino al 2008 – non possono più cartolarizzare e smistare offshore o direttamente sul mercato i crediti sospetti e pericolosi, quindi semplicemente non prestano e si tengono i fondi che ricevono allocandoli staticamente senza rimetterli in circolo nella real economy.
Il risultato finale è purtroppo (ed ancora una volta ovviamente) semplice : chiunque abbia acceso un mutuo prima del 2008, oppure che si sia esposto troppo nella propria attività imprenditoriale indebitandosi a destra e manca non ha NESSUNA possibilità di uscita dal meccanismo ed è destinato a schiantarsi inesorabilmente (cosa per altro voluta e cercata, visto lo scopo finale).
Ed inoltre in un panorama come l’Ita(g)lia, dove fino al 2008 le maggior parte delle piccole e delle medie imprese sono sempre state abituate a lavorare di fatto a credito con pagamenti minimo a 60-90gg (e per le grosse aziende a 120gg almeno) questo significa la chiusura come minimo di almeno il 90% delle PMI presenti prima del 2008 (tenuto conto anche e soprattutto della pressione fiscale da regime comunista che di fatto soffoca qualsiasi possibilità di salvezza in partenza) e quindi la distruzione del tessuto economico nazionale.
Game over.
Purtroppo il meccanismo del credito bancario non funziona come le leggende metropolitane raccontano sul web o sui giornali, dove tutto sembra così semplice.
Per cui, si arriva sempre alla solita conclusione : se non è lo stato a stampare moneta (ma non è più possibile, o meglio non è voluto perchè questa crisi è indotta e voluta per rendere tutti servi della gleba a discapito dei grandi vassalli, valvassori e valvassini, e lo spartito suonato è semplicemente questo), la spirale deflattiva degenererà ben presto in spirale stagflattiva autoalimentandosi nel tempo esattamente come nel fenomeno dei buchi neri nella relatività generale, cioè una regione di spazio da cui nulla, nemmeno la luce, può sfuggire.
Purtroppo oggi tutti parlano dell’economia come del campionato di calcio, la disinformazione aumenta sempre di più e la gente è sempre più confusa.
Ed anche questo è naturalmente voluto dai grandi manovratori che conoscono decisamente bene le tecniche di manipolazione della realtà usate continuamente ed incessantemente da tutti i mass-media, complice una classe politico-dirigenziale mondiale cui per manifesta incapacità dovrebbe essere vietato per legge di interferire su questioni economico/finanziarie, ben presto ci sarà anche da noi una società simile a quella sudamericana.
Una piccolissima elite, una piccola classe benestante, una grande massa di poveri cristi, situazione per altro che vuole essere ancora di più accentuata con flussi di immigrazione selvaggia che servono solo ad aumentare le lotte di classe e deprimere i salari del ceto medio/basso.
Per anni ed anni ho incessantemente – ed in netto anticipo pure rispetto ai Barnard che ora tanto si vantano di avere il copyright ma che non sanno argomentare dal punto di vista pratico e soprattutto SEMPLICE i propri pensieri– insistito su tutti questi temi diventati dopo di pubblico dominio.
Dal 2004 instabilità del sistema finanziario globale, dal 2005 € truffa del secolo, dal 2007 dell’arrivo della più grande crisi economica del secolo, dal 2008 di iniziare a pensare a come salvarsi dalla crisi del sistema, dal 2010 che fatto fuori Berlusconi il Vero Potere avrebbe messo al governo Monti, cosa che infatti è avvenuta, e di avere definito immediatamente definito il giorno della sua nomina a premier nel 2011 Monti senza mezzi termini un criminale, motivandolo con argomenti pratici e non con le solite chiacchiere condite da insulti (tipiche di Internet in generale).
Soprattutto spiegandolo in diretta giorno dopo giorno nei mesi in modo tecnico (e qua per comprenderlo occorreva davvero essere esperti dell’ambiente) perchè la cosa non fu affatto evidente per quasi nessuno tranne i veri addetti ai lavori e fu davvero una imboscata compiuta dai poteri forti con il beneplacito dell’orrendo Napolitano esecutore materiale degli ordini e del cavallo di Troia Tremonti) con cui i medesimi fecero fuori Berlusconi ab personam.
Il Cav. poi ha capito i tremendi errori compiuti, sia di comunicazione sia di sottovalutazione del pericolo , ma tuttora i medesimi poteri forti di allora – quelli che vogliono il mantenimento della situazione corrente – lo impegnano in estenuanti (e spesso ridicole) vicende giudiziarie che servono solo ad alimentare il clima di status quo che rende impossibile un cambiamento radicale della situazione da parte di chiunque abbia solo il pensiero di provarci.
Tornando invece al fatto invece che mai sono citata (ma invece incessantemente hackerata) ,affermo con certezza che avviene solamente perchè sono scevra da qualunque interesse di parte e non legata ad alcun tipo di clientelismo o di favore da parte di nessuno.
Il motivo per cui in qualsiasi ambiente sono stata realmente osteggiata è questo, in realtà, e nessun altro ; nè razzismo, nè alcun’altra motivazione.
Da noi si fa gara a chi si propone duro e puro e migliore degli altri , tutti vogliono sempre apparire immacolati,casti e puri, senza macchia alcuna, pieni del loro candore e della loro innocenza.
Vizi privati e pubbliche virtù, as usual.
Ma questo accade proprio perchè normalmente la gente ha fame di potere, di denaro, e più si fa carriera ,più si deve scendere a compromessi con qualcuno.
Io non l’ho mai fatto, sia perchè non mi è mai interessato andare avanti in questo modo , sia soprattutto perchè ho rigettato sin dall’inizio questo modo di pensare.
Non mento mai a me stessa (cosa che invece nessuno o quasi sa fare più oggi), di conseguenza non mento mai nemmeno agli altri.
Qualunque cosa abbia fatto nella vita, ci ho sempre messo la faccia sempre e comunque, senza ricorrere a falsità,mezzucci e sotterfugi di ogni genere, giocando sempre a carte scoperte e soprattutto correttamente ed onestamente.
In poche parole, sono limpida e soprattutto mi prendo sempre la responsabilità delle mie azioni.
Ecco perchè posso andare in ogni luogo realmente a testa alta, indipendentemente da ogni altra considerazione che chiunque possa fare di me (e sfido chiunque mi legga a scrivere che non sia così, anche in forma anonima come va tanto di moda oggi).
Ma proprio per questo in tutti gli ambienti popolati in massima parte da ipocriti e falsi non potrò mai venire realmente apprezzata , semplicemente perchè penseranno erroneamente che anche io stia mentendo.
Ed ecco anche perchè in Ita(g)lia , paese permeato dal cattocomunismo, cioè l’apoteosi dell’ipocrisia, del falso e del politically correct , non c’è alcuna speranza alcuna di risollevare la situazione.
Prenderne atto, ed investire prima di tutto sulla propria crescita interiore, soprattutto come vivere in modo più sereno e tranquillo senza essere condizionati da sentimenti di rabbia che oltretutto portano a prendere delle decisioni poco lucide ed inesorabilmente peggiorano la propria qualità della vita, è stato a questo punto (almeno a me) conseguente.